Roma - Sicurezza, la Lega si appella a Berlusconi e il leader del Pdl risponde confermando la priorità degli interventi già annunciati al sindaco di Milano Letizia Moratti. "Gli adempimenti previsti dalla Costituzione, in questa fase, sono ben noti e chiari a tutti e devono essere certamente rispettati, ma è altrettanto urgente e necessario affrontare immediatamente il problema della sicurezza, perché ogni giorno di ritardo significa tante vittime in più che avrebbero potuto essere evitate", dice Roberto Calderoli, rivolgendo "un forte appello a Berlusconi a fare presto a comporre la squadra di Governo e ad emanare subito, una volta insediati, i primi provvedimenti in tema di sicurezza e legalità". L'esponente del Carroccio invita "la maggioranza a sostenere tali provvedimenti" e "l'opposizione a dare un suo contributo perché una materia del genere ha bisogno dell'appoggio di tutti, anche per far capire a tutti che l'aria è cambiata".
Bonaiuti: "Interventi rapidi" "Al futuro governo la gente chiede quello che è già un impegno del programma del presidente Berlusconi, cioé interventi rapidi, mirati ed efficaci per garantire la sicurezza e la tutela della vita quotidiana dei cittadini italiani". Lo ha detto Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi, ai microfoni del Tg1. "Lo Stato - ha aggiunto Bonaiuti - non può abbandonare alla criminalità diffusa i cittadini più deboli, le donne, gli anziani, i bambini".
Schifani: "Silvio darà risposte non negoziabili" "Non si doveva, come hanno fatto il governo Prodi e la maggioranza che l'ha sostenuto, sacrificare sull'altare della propria sopravvivenza, un'esigenza fondamentale per ogni cittadino, la sicurezza. La questione è percepita dagli italiani come urgenza primaria e indifferibile", spiega anche Enrico La Loggia, deputato del Pdl. "Il topolino del decreto sicurezza di Prodi e dei suoi amici e la cosiddetta tolleranza zero - aggiunge - è durata il volgere di qualche telegiornale è stata una vera burla. Pure in questo campo il 'veltronismo', presentatosi come il nuovo nella vita politica nazionale, ha sparso un buonismo privo di fondamento sotto il ricatto della doppiezza della sinistra". Ora, secondo La Loggia, "dopo i fatti di Roma e di Milano, i cittadini vogliono per tutti gli aspetti della vita sociale, tra questi la sicurezza, risposte dalla politica non negoziabili o quantomeno non declinabili. Ora serve un accelerazione per garantire sicurezza ai cittadini. Questa è una priorità che risolverà il nuovo Governo Berlusconi senza se e senza ma".
La Moratti: "Il Cavaliere mi ha garantito misure subito" "Berlusconi mi ha garantito che il tema della sicurezza sarà esaminato tra i primi provvedimenti del governo", ha ribadito il sindaco di Milano Letizia Moratti nel corso della trasmissione di Lucia Annunziata "In mezz'ora" su Raitre. La rassicurazione le sarebbe stata data nel corso di un colloquio avvenuto nei giorni scorsi. La Moratti ha poi aggiunto che incontrerà mercoledì Berlusconi. Alla domanda su quale a suo avviso sarebbe la migliore soluzione per il governo della Regione, anche in vista dell'incontro di questo pomeriggio ad Arcore tra Berlusconi e la Lega, il sindaco ha risposto: "Chiunque sarà avrà il mio più leale appoggio".
"Violenza sessuale, solo tavoli inutili" Poi il sindaco di Milano affronta il tema della violenza contro le donne. "La violenza nei confronti delle donne suscita un sentimento di angoscia profonda" ha detto ricordando la marcia dei cittadini per la sicurezza promossa il 26 marzo di due anni fa e gli impegni che pochi giorni prima, il 20 marzo, erano stati presi dal ministro dell'Interno Giuliano Amato : "Si era firmato documento che prometteva più forze dell'ordine, mai date e non è stato neppure coperto il turn over. E poi nuove normative per far fronte a situazioni di degrado e disagio. Tra queste, come sindaci, avevamo proposto un pacchetto sicurezza che dopo due anni di tavoli inutili non ci è stato dato". " Contro la violenza sessuale non è stato fatto niente a livello normativo - aggiunge la Moratti - . Il disegno di legge Pollastrini-Mastella è rimasto impantanato in Parlamento. Come comune di Milano ci siamo impegnati con il centro specializzato Mangiagalli per l'aiuto alle donne, abbiamo avviato l'iniziativa dei custodi sociali, abbiamo aumentato i vigili urbani per strada. Ma non è ancora sufficiente".
"Clandestini, servono accordi fra i governi" "La questione degli immigrati clandestini va risolta con accordi tra governi, come si fece con Albania e Libia, accordi che permisero di rallentare il flusso degli immigrati", ha sottolineato la Moratti toccando il tena degli sgomberi di aree occupate da irregolari e nomadi a Milano. "Gli sgomberi effettuati a Milano - ha spiegato il sindaco - erano dovuti, c'erano dei rischi per la salute che erano stati segnalati. Siccome io sono per la politica del prevenire e non per quella del reprimere credo che si debba seguire la linea di fare accordi tra governi. Nel caso della Romania ad esempio non é stato fatto un accordo. Non posso certo essere io, sindaco di Milano a fare un accordo con il ministro romeno. Questa è una cosa che deve fare il governo italiano".
"A Veltroni dico: basta col partito dei no" "Basta il partito dei no, non paga più". E' uno dei consigli che Letizia Moratti si sentirebbe di dare al Partito democratico di Walter Veltroni. Il sindaco, ha fatto in proposito l'esempio dei veti al collegamento ferroviario di alta velocità tra la Val Susa e la Francia. Un altro consiglio sarebbe quello di "sviluppare una politica al servizio dei cittadini" e di 'sorridere un po' di più. Non é possibile che sia tutto declino, tutto brutto, tutto meglio dalle altre parti del mondò".
Alla domanda poi se con scorgesse un pericolo di spostamento a sinistra della Lega Nord, Letizia Moratti ha detto: "Assolutamente no, la Lega e il Pdl hanno intercettato le esigenze vere della gente normale. Non vi sono più gli schemi politici antiquati, sinistra e destra sono definizioni che appartengono al secolo scorso. Vince chi è capace di motivare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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