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Sicurezza, c'è l'accordo: "Ronde e 6 mesi nei Cie" La Lega pensa alla fiducia

Lega e Pdl escono dal vertice di maggioranza con l'intesa in tasca: ripristinati i sei mesi di permanenza degli stranieri nei centri e le ronde. No alle denunce dei medici. Maroni: "Potremmo mettere la fiducia". Protesta l'opposizione

Sicurezza, c'è l'accordo: 
"Ronde e 6 mesi nei Cie" 
La Lega pensa alla fiducia

Roma - Esulta la Lega. Questa volta il Pdl sembra davvero convinto. In una riunione di maggioranza al Senato èstata raggiunta l’intesa  sul ddl sicurezza. Verrà stralciata la norma sui "medici spia" e la permanenza nei Cie sarà di quattro mesi, prorogabili di altri due. Quanto alle ronde, si tornerà al testo originario del disegno di legge. Sicuri sicuri comunque nel centrodestra non si sta se il ministro dell'Interno Maroni annuncia: "C’è la possibilità che il governo ponga la questione di fiducia dul disegno di legge sicurezza". E comincia giovedì nell’aula del Camera la discussione generale sul ddl. È quanto ha deciso la conferenza dei capigruppo che ha inoltre stabilito che l’esame e le votazioni si terrano la prossima settimana con tempi contingentati.

La Lega esulta "Sul ddl sicurezza c’è l’accordo politico che si riassume nella posizione del governo che ha presentato due emendamenti: uno sulla permanenza nei Cie fino a 6 mesi e l’altro sui volontari per la sicurezza che ripropone il testo già inserito nel decreto anti-stupri". Lo afferma il presidente dei deputati della Lega, Roberto Cota. "È singolare - continua il capogruppo - che il Pd dopo aver presentato l’emendamento che ha fatto liberare mille clandestini dica ancora qualcosa sul contrasto all’immigrazione clandestina. Farebbe meglio a stare zitto e a chiedere scusa".

Gasparri conferma "Siamo decisi - spiega Gasparri- ad allungare i tempi di trattenimento nei centri per i clandestini e a coinvolgere dei volontari per il controllo del territorio. Più sicurezza è la priorità di tutto il centrodestra. C’è coesione nella maggioranza su tutti i principali temi, dalla sicurezza dove si marcia speditamente, alla necessità di riformare gli enti locali, a far partire il piano per il nucleare". Secondo il capo gruppo del Pdl, una "tappa importante" di questo percorso sarà l’approvazione del federalismo fiscale fissata per domani sera a Palazzo Madama "a conferma che dalla riforma delle istituzioni al contrasto alla criminalità, a tutti i temi della riforma economica stiamo attuando il programma che hanno votato gli elettori".

Protesta l'opposizione Reintrodurre le ronde nel ddl sulla sicurezza in discussione alla Camera è "un cedere alla Lega" e rappresenta "un messaggio devastante, perché è come dire ai cittadini: arrangiatevi". Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, sottolinea che "da un lato si dice agli italiani che si devono difendere da soli e dall’altro si tolgono fondi alle forze dell’ordine. La nostra linea - spiega - non cambia, i tempi di dibattito così stretti servono a coprire le divisioni nella maggioranza". Critica anche l'IdV: "Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Il governo tenta di reintrodurre nel decreto le tanto contestate ronde. Viene così mortificata tanto la volontà del parlamento, che ha detto no alle ronde, quanto la funzione istituzionale e il ruolo delle forze dell’ordine, umiliate dalla mancanza di fondi e risorse e dalla disattenzione dall’attuale governo". Così in una nota Leoluca Orlando, portavoce dell'IdV. A giudizio del Pd il ddl sicurezza va cambiato in molti punti perché "contiene norme che spingono gli stranieri alla clandestinità". Lo ha detto il presidente dei deputati del partito, Antonello Soro, dopo una riunione del gruppo.

"Berlusconi rispetti la promessa e non metta la fiducia sul provvedimento" ha aggiunto.

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