Roma

Sicurezza Fratino ed esperienza La strada romana alle «ronde»

Fratino giallo con la scritta «Roma Sicura», quattro ore di turno, gruppi di tre persone al massimo, palmare, età tra i 18 e i 70 anni. Questo l’identikit dei cittadini-vigilanti che dal prossimo autunno potrebbero monitorare scuole e parchi della Capitale, dopo la firma del decreto attuativo che dall’8 agosto prevede che le pattuglie di cittadini e le ronde siano operative. Ad avere la priorità saranno le associazioni che tra i loro aderenti hanno ex appartenenti delle forze dell’ordine. Ma la possibilità di partecipare a quelle che da più parti vengono definite ’rondè, anche se il termine non piace al sindaco Gianni Alemanno che preferisce chiamarle «volontariato cittadino», è aperta a tutti. Anche ad associazioni che vorranno formarsi dopo l’8 agosto a questo scopo. Requisiti fondamentali per diventare una sentinella, l’iscrizione all’albo regionale delle associazioni di volontariato e la fedina penale pulita di ogni singola persona.
Per ora il Campidoglio sta chiedendo a tutti i 19 municipi della Capitale quali siano le associazioni che vi lavorano. E se dapprima si era parlato di un piccolo rimborso spese, circa 220 euro, per chi avesse preso parte al progetto, adesso l’aspetto economico è in discussione perché la legge parla di assoluta volontarietà. Si comincerà dai parchi, come la Caffarella, Villa Ada, Villa Borghese, Villa Pamphili, Parco degli Acquedotti. I turni saranno di quattro ore a persona e se sarà necessario farne di più, ci sarà un cambio tra i volontari.
A Roma c’è già stato qualche pionere nel campo della vigilanza cittadina, come i volontari del Comitato Roma caput. Operano da tre anni in una delle zone calde della città, il rione Esquilino, il quartiere multietnico per eccellenza della Capitale.

E ieri il comitato ha chiesto un incontro al sindaco Gianni Alemanno.

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