Roma

Sicurezza I furti negli appartamenti calano nel 2009

Oggetti volanti non identificati sulla capitale. Niente a che vedere con il famoso annuncio radiofonico che ha letteralmente gettato nel panico gli Stati Uniti. Sugli ufo è stato scritto e detto di tutto eppure sono migliaia gli appassionati che, quotidianamente e con pazienza certosina, raccolgono segnalazioni, catalogano avvistamenti, aggiornano data base sul fenomeno. Uno di questi è Ivan Ceci, giornalista romano, curatore del sito www.ivanceci.it, blog tra i più cliccati sull’ufologia.
È di pochi giorni fa l’ennesimo episodio di una visita «non autorizzata» sul litorale. È il 21 luglio, tra le ore 15.15 e le 15.30. Pietro è con il figlio quando, nel tratto di Pratica di Mare, vede una sfera luminosa diretta verso sud. «All’inizio - racconta - era bassa e molto chiara, grande come un pallone da calcio, poi ha iniziato a salire sempre più fino a scomparire. Aveva un punto nero al centro che variava di intensità».
Roma, è la notte del 9 giugno quando dei ragazzi su ponte Sisto vedono gruppi di oggetti luminosi, in formazione triangolare e trapezoidale, in direzione dell’Isola Tiberina. Sono le ore 23.30. Il racconto di Laura C. è inquietante: «Ero a Trastevere con due amiche. Stavamo attraversando Ponte Sisto. All’orizzonte vediamo 7 luci in cielo tonde, di colore arancio scuro. Tre erano disposte sui vertici di un ipotetico triangolo equilatero, altre quattro non molto distanti formavano un trapezio. Inizialmente sembravano ferme, in realtà si avvicinavano. Per un attimo pensiamo: sono aerei. Ma la loro luce era fissa, scura, e non c’era il tipico lampeggiare dei velivoli di linea. Poi il punto luminoso nel vertice superiore scende velocemente verso il basso e, quasi contemporaneamente, altre due luci che costituivano il trapezio si uniscono». Un paio di minuti dopo e svaniscono nel nulla. Stessa notte: questa volta è Alessandro R. a vedere alcune luci a bassa quota. «Salivano e si avvicinavano a me per poi sparire sovrapponendosi alla luna piena». Ma questa non è che l’ultima di una serie impressionante di «avvicinamenti» alieni. «In questi giorni - spiega Ivan Ceci - arrivano testimonianze da tutta Italia. Tutte concordano sulle sfere luminose, quasi sempre in formazione e con andamento non uniforme».
Tre giorni prima sono tre marinai di Anzio a notare, durante una battuta di pesca in notturna, una sfera luminosa. L’equipaggio della motonave si trova all’altezza di Marina di Ardea e anche in questo caso sono le 23.30. A descrivere l’evento sul blog di Ceci è Pietro P.: «Prima era una sola sfera bianca che solcava il cielo sul mare. Un attimo dopo le sfere aumentano in ordine sparso: più piccole della prima e meno luminose. Tutte seguivano la sfera principale e viaggiavano silenziose verso Roma. Siamo rimasti allibiti: aerei non erano in quanto non emettevano alcun rumore, sembrava scivolassero nel cielo». Ancora. Manuel, il 21 maggio alle 14.30, ha il suo incontro ravvicinato sulla verticale di piazza Navona. «C’erano due aerei a diverse altitudini, il primo seguito dalla solita scia, l’altro più basso tanto da poterne riconoscere la forma. Per 5-6 secondi ho potuto seguire un disco luminoso, grande 1/10, 1/8 dell’aereo, muoversi in maniera repentina e innaturale da prua a poppa e dall’ala sinistra alla destra dello stesso e viceversa, mantenendo comunque la prossimità». Peccato solo che gli eventuali riscontri sulle registrazioni radar dei vari scali romani, compresi quello dell’Urbe e di Ciampino, siano top secret.


yuri9206@libero.it

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