Ancora una donna violentata alluscita di una stazione ferroviaria di Roma. Di nuovo, responsabile della violenza, un romeno che vive in una delle tante baraccopoli. Nella capitale torna la paura a una settimana dal ballottaggio delle comunali; e al centro dellattenzione (e delle polemiche) torna prepotentemente il problema della sicurezza. Infatti non cè stata solo laggressione alla studentessa nei pressi dalla stazione della Storta: nelle ultime ore (come riferiamo allinterno) unanziana donna è stata strangolata nella sua casa vicino alla moschea da qualche balordo in cerca dei risparmi che teneva in casa. E a Bracciano unaltra donna aggredita da un romeno si è salvata solo grazie al coraggioso intervento di tre adolescenti.
Le promesse fatte dalla giunta Veltroni in materia di sicurezza non sono state mantenute. Le baraccopoli continuano a spuntare come i funghi, i campi nomadi abusivi non vengono sgomberati. I protocollo dintesa sulla sicurezza integrata, firmato in prefettura il 22 febbraio scorso, prevedeva che la stazione della Storta, assieme ad altri 24 posti considerati pericolosi, doveva essere dotata (entro giugno 2008) di un sistema di videosorveglianza, di colonnine per lSos e di unilluminazione pubblica potenziata. Come dimostra lo stupro ai danni della studentessa del Leshoto, attorno alla stazione non cè neppure lombra di una telecamera.
Il candidato sindaco del Pd, preoccupato dallesito del primo turno, cerca disperatamente di correre ai ripari. Sulla questione del protocollo cerca di allungare i tempi previsti dal piano con ulteriori promesse e slittamenti. Rutelli invoca strane misure, come una «sperimentazione calibrata» di «braccialetti di segnalazione del pericolo destinati, ad esempio, a donne che percorrono da sole zone isolate». La sua concretezza nellauspicare misure immediate si scontra, però, con la posizione dei suoi alleati della Sinistra arcobaleno secondo i quali la lotta alla violenza sessuale si deve fare «a livello culturale».
Ma gli elettori hanno già dimostrato di non fidarsi del ritorno in campo dellex vicepremier di Prodi e non dimenticheranno le altre promesse non mantenute in materia di sicurezza, a cominciare dallo svuotamento del decreto ad hoc azzoppato dai veti e dai ricatti della sinistra radicale.
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