L'aria con cui Silvio Berlusconi gesticola, dà indicazioni e chiede delucidazioni è un po' quella del capo cantiere. Perché l'impresa di catapultare il G8 de La Maddalena all'Aquila deve averlo riportato ai tempi di Milano2, quando di costruire palazzi si occupava davvero in prima persona. Così, il Cavaliere non perde occasione per informarsi sullo stato dei lavori («siamo in anticipo di tre giorni sul tabellino di marcia», dirà nel pomeriggio) e dispensare consigli e battute.
La prima tappa dell'ennesima mattinata abruzzese è l'inaugurazione del nuovo aeroporto di Preturo, dove atterreranno gli aerei dei capi di Stato che prenderanno parte al summit. Con lui c'è come sempre Guido Bertolaso, il capo della Protezione civile che il premier non esita a definire «il motore di tutto questo». «Sono lieto di fare il suo assistente», aggiunge ridendo. Ed è proprio prendendo spunto dalla rapidità con cui si sono conclusi i lavori a Preturo - «in 35 giorni, anche grazie all'Enav, una semplice pista di atterraggio di un aeroclub è diventata un aeroporto dotato di torre di controllo e di tutti i sistemi radar necessari - che il premier elogia la celerità con cui stanno andando avanti i preparativi del G8 che si aprirà l'8 luglio. «A dimostrazione - dice - di uno Stato che ha saputo mettere da parte ogni divisione». Insomma, «credo che da questa tragedia si stia traendo un grande bene»: la «fiducia degli italiani nello Stato e anche per gli uomini dello Stato la consapevolezza di essere apprezzati dai loro cittadini e di poter realizzare progetti ambiziosi che all'inizio sembravano impossibili».
Dopo l'aeroporto, Berlusconi si sposta nel nuovo reparto mobile dell'ospedale di San Salvatore. Che, ricorda il Cavaliere, «si trovava a La Maddalena ed è stato smontato e rimontato qui per i terremotati». I suoi 51 posti letto in più, aggiunge mentre visita il reparto di terapia intensiva e la sala operatoria tra gli applausi del personale, resteranno in via permanente all'Aquila. Si passa ai cantieri, quelli dove sono in via di costruzione le abitazioni a tre piani che ospiteranno i terremotati e che, ribadisce Berlusconi, «saranno ultimate entro novembre».
Accompagnato dall'ingegnere Michele Calvi, il premier visita la prima piastra antisismica già ultimata e sulla quale verrà poi costruita una delle palazzine. «Abbiamo già in realizzazione 65 isolatori sui 164 previsti», spiega. Le piastre, infatti, consentono ai nuovi edifici di resistere a scosse che provocano spostamenti fino a 52 centimetri, il doppio della più violenta tra quelle che il 6 aprile hanno colpito l'Abruzzo. Anche qui, Berlusconi viene accolto dagli applausi degli operai.
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