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Sicurezza, Maroni: "Accordo o chiedo la fiducia"

Il titolare del Viminale ha chiesto una riunione coi colleghi alla Giustizia e alla Difesa e con i capigruppo di Pdl e Lega: "Non voglio rischiare altre bocciature". In caso di mancato accordo Maroni avverte che è disposto a convocheremo un Cdm straordinario: "Qui chiederò la fiducia"

Sicurezza, Maroni: "Accordo o chiedo la fiducia"

Roma - Verrà decisa in una riunione alla Camera in agenda per martedì mattina tra i ministri dell’Interno, Roberto Maroni, della Giustizia, Angelino Alfano, della Difesa, Ignazio La Russa, e i capigruppo di Pdl e Lega se porre o meno a Montecitorio la fiducia sul ddl sicurezza. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, va in pressing sulla sicurezza ed esige chiarimenti spiegando di aver lui stesso chiesto l’incontro.

Maroni chiede certezze "Voglio capire, dopo la scadenza del termine per la presentazione degli emendamenti - ha spiegato il ministro leghista - se si può procedere tranquillamente o se le acque sono ancora agitate da dover porre la fiducia. In quel caso chiederò la riunione di un consiglio dei ministri straordinario che la autorizzi". Secondo l'esponente del Carrocciuo, "non si può rischiare una nuova bocciatura sui Cie, sulle ronde e su altre importanti norme". Quanto alle affermazioni di Ignazio La Russa, il quale aveva minimizzato sulla doppia bocciatura del prolungamento fino a sei mesi della permanenza nei Cie, Maroni ha spiegato che "un incidente succede una volta, la seconda volta già mi viene qualche dubbio". "Se poi - sostiene ancora il titolare del Viminale - come è successo l’altra notte, anche su di una norma condivisa da tutto il governo, condivisa da tutti i ministri basta un emendamento sostenuto da certe lobby per svuotare di significato un importante norma di contrasto alle infiltrazioni mafiose. Se basta questo, sono preoccupato e, quindi, ho chiesto l’incontro di martedì per capire come procedere.

Dopo di che se avrò la garanzia che si può andare avanti tranquillamente, bene; altrimenti chiederò al governo, presentando un emendamento, di mettere la fiducia".

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