Roma - L’opposizione chiede che il governo stralci
dal decreto legge sulla sicurezza le norme che riguardano le ronde,
contenute nell’articolo 6 ma l’esecutivo, con il ministro dell’Interno
risponde con un secco. Per tutta risposta, il capogruppo del Pd,
Antonello Soro, preannuncia "ostruzionismo in aula", facendo
iniziare così la discussione del dl sicurezza a
Montecitorio.
Soro aveva cominciato con mano leggera. "Il governo stralci le
norme sulle ronde - ha esordito il capogruppo del Pd - altrimenti
l’opposizione non potrà rinunciare al proprio diritto-dovere di
opporsi, visto che quella norma è pericolosa per la democrazia e
rischia di essere uno strappo". "Abbiamo assunto un impegno a
fare la nostra parte per il rispetto dovuto alle vittime del terremoto
assicurando collaborazione per lo svolgimento dei lavori. Ma i
doveri li hanno sia l’opposizione sia la maggioranza".
Il no del ministro degli Interni No di Maroni: quella sulle ronde, ha spiegato il ministro, è "una
misura giusta, coerente e moderna che consente ai cittadini di
partecipare alla sicurezza pubblica in modo controllato ed
adeguato". Immediata e dura reazione dello stesso Soro: "Impegneremo questi giorni - ha fatto presente - per dire cosa
pensa delle ronde l’opposizione".
Sicurezza: il Pd apre sul dl, "Ma no alle ronde"
L'opposizione chiede che il governo stralci dal decreto legge sulla sicurezza le ronde minacciando l'ostruzionismo. Ma il Pdl non ci sta. Maroni è inflessibile: "E' una misura giusta, non si tocca"
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