Bucarest - Il ministro degli Esteri romeno Cristian Diaconescu ha espresso oggi rammarico per quelli che ha definito "alcuni atteggiamenti, soprattutto da parte di alcuni rappresentanti del governo italiano volti, attraverso una retorica molto aggressiva e provocatrice, a incitare alla xenofobia". Alla radio statale Romania Actualitati, Diaconescu ha sottolineato come "questo non sia un comportamento europeo".
L'attacco del ministro romeno "In Italia esiste un certo atteggiamento al livello della classe politica, del governo, che non riesco a spiegarmi", ha proseguito il ministro. "Ogni Stato ha il diritto sovrano di sanzionare con la durezza che ritiene necessaria i reati commessi da qualsiasi persona, ma non è giusto lanciare l’anatema contro un’intera comunità", ha detto Diaconescu, definendo "deplorevoli" i reati commessi dai connazionali all’estero. Inoltre ha ricordato che nelle ultime settimane Bucarest ha avuto contatti diretti con Roma per cooperare nei casi di delinquenza ad opera di romeni. Ricordando la prossima apertura di nuovi consolati in Italia e Spagna, Diaconescu ha sottolineato che, all’estero, i romeni devono capire che "la migliore immagine sarà quella creata da loro stessi". "La delinquenza ci nuoce e a dispetto di tutti gli sforzi possibili a livello istituzionale è quasi impossibile equilibrare la situazione", ha concluso.
Frattini: "Nessuna xenofobia" Il ministro degli Esteri Franco Frattini si è detto "profondamente stupito" dalle dichiarazioni dell’omologo romeno mettendo in chiaro che l’esecutivo non ha "utilizzato espressioni che possano essere considerate xenofobe". "Il ministro Frattini ribadisce che il governo italiano deplora ogni forma di violenza indipendentemente dalla nazionalità di chi la commette. Non risulta in nessun modo che membri dell’esecutivo abbiano utilizzato espressioni che possano essere considerate xenofobe", ha scritto Frattini in una nota. "Il nostro Paese è da sempre noto per essere luogo di grande tolleranza e ospitalità", ha aggiunto Frattini.
La Lega: "Rispettino gli accordi" La Lega Nord replica duramente alle accuse del ministro romeno. "Gli attacchi che arrivano oggi dal ministro degli esteri rumeno Cristian Diaconescu - dichiara il vicepresidente dei senatori della Lega Nord, Lorenzo Bodega - li respingiamo al mittente. Non credo che la Romania sia il paese più indicato a darci lezioni di europeismo".
Bodega ricorda al ministro Diaconescu che "dal 2004 il suo paese ha firmato un accordo bilaterale per far scontare la pena nelle galere rumene ai loro numerosi delinquenti che oggi sono nelle nostre carceri. A Bucarest - conclude Bodega - farebbero più bella figura, invece che fare queste critiche, a rispettare gli accordi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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