Sindacato dei giornalisti a testa bassa. Contro i finanziamenti al Giornale della Toscana, allAvanti e ai giornali di Ciarrapico. Guarda caso tre giornali di unarea politica ben precisa, il centrodestra. «Ridurre il fondo per leditoria significa mettere il bavaglio allinformazione. Non posso accettare la logica dei tagli lineari, il fondo va ripristinato e dato a chi ne ha bisogno» ha detto il segretario della Fnsi, Franco Siddi. «Bisogna fare pulizia, evitare finanziamenti allAvanti, ai giornali di Ciarrapico o anche al Giornale di Toscana».
Durissima la replica di Riccardo Mazzoni, direttore editoriale del Giornale della Toscana e deputato Pdl: «Siddi dovrebbe vergognarsi e lasciare lincarico che ricopre in modo così politicante. Liquidare la storia del Giornale della Toscana e di chi ci lavora auspicando che i contributi andrebbero tagliati è unoffesa insopportabile, che arriva in un momento drammatico, visto che 28 famiglie stanno per essere messe sul lastrico da uniniziativa giudiziaria altrettanto sconcertante perché basata su presupposti inesistenti. Cominci lui, a fare pulizia, dimettendosi dalla segreteria della Fnsi, che dovrebbe difendere i giornalisti». Il Cdr si allinea: «Siddi non sa di cosa parla. Il Giornale della Toscana è una cooperativa editoriale non un organo di partito. Per fare pulizia potrebbe iniziare lui dimettendosi». E intanto da oggi il quotidiano in crisi sarà in edicola a 8 pagine e non a 16.
Anche nello stesso sindacato, però, emerge dissenso. «Sorpresa e amarezza che rasenta lindignazione» dal consigliere Sandro Bennucci. «Da sindacalista mi preme solo il futuro dei lavoratori.
Siddi, il leader sindacale che gode se un giornale di centrodestra chiude
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