Politica

«Siete invasori e vi cacceremo»

Il portavoce dei talebani: continueremo con gli attentati suicidi fino alla riconquista del sacro territorio islamico

Fausto Biloslavo

«Siete invasori della nostra santa terra, alleati degli Usa, ma vi cacceremo dall’Afghanistan», dichiara senza mezzi termini Mohammed Hanif, il portavoce dei talebani che 48 ore fa ha rivendicato l’attentato contro la pattuglia italiana. L’esplosione è costata la vita a un alpino e ha provocato due feriti gravi. Dopo l’arresto del suo predecessore, catturato in Pakistan ed estradato a Kabul, il portavoce talebano è molto più attento e veloce nelle telefonate. Vuole parlare direttamente solo con afghani o arabi, non con stranieri per di più occidentali. L’intervista con il Giornale dura sei minuti, ma Doctor Hanif, come si fa chiamare, spiega che la guerra santa continuerà sempre più cruenta con l’utilizzo di attacchi suicidi.
Lei ha rivendicato l’attentato, in cui è rimasto ucciso un alpino nei pressi di Kabul, a nome dei talebani. Volevate colpire proprio i soldati italiani?
«Sì, grazie ad Allah i mujaheddin dell’Emirato islamico dell’Afghanistan hanno fatto saltare in aria un mezzo dell’Isaf. Un successo che rappresenta un dovere al fine di liberare la nazione. Noi cacceremo i soldati di qualsiasi Paese che è alleato degli Stati Uniti e che occupano il territorio islamico».
I soldati italiani hanno anche compiti di ricostruzione dell’Afghanistan e inoltre siamo nel mese del Ramadan, durante il quale si digiuna, si prega e si rispetta una tregua non scritta.
«Siete degli invasori della nostra terra santa. Il Jihad continua e durante questo mese è un atto di virtù».
Chahar Asiab, dove è avvenuto l’attentato contro gli alpini era una roccaforte del signore della guerra Gulbuddin Hekmatyar. Combattete assieme contro la Nato?
«Il fratello Hekmatyar è un nostro fratello della guerra santa, che combatté anche contro i sovietici. Noi diamo il benvenuto a chiunque si schieri contro gli infedeli in Afghanistan».
È vero che preparate un’offensiva di attacchi suicidi a Kabul?
«Presto rifonderemo l’Emirato islamico in Afghanistan e i combattenti del Jihad sono attivi in tutto il Paese. Noi usiamo qualsiasi sistema per difendere la nostra religione. Ci sono coraggiosi figli dell’Afghanistan che preferiscono la morte, il sacrificio della loro vita per Allah. Fa parte della guerra santa e continueremo su questa strada».
Dove si trova il vostro capo, mullah Mohammed Omar?
«Il leader di tutti i credenti (Amir ul Momenin) è in Afghanistan e guida la lotta contro gli infedeli».
Ayman al Zawahiri, il numero due di Al Qaida, ha minacciato i caschi blu in Libano, compresi i soldati italiani. Cosa ne pensano i talebani?
«Siamo contro qualsiasi occupazione di territori musulmani».
Siete alleati di Osama bin Laden?
«Rispettiamo il fratello Osama, che è un vero musulmano, ma non abbiamo collegamenti diretti con lui e non sappiamo dove si trovi».
I talebani, con attacchi suicidi e trappole esplosive sempre più micidiali, stanno copiando le tattiche irachene?
«La guerra santa si combatte in tutto il mondo, ma noi siamo impegnati nella nostra lotta.

I mujaheddin sono afghani e con l’aiuto di Allah riconquisteremo il Paese».

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