Il “Signor G” è sempre qui: Fondazione, libri, spettacoli

Giorgio Gaberscik, in arte Gaber (Milano, 1939 - Camaiore, 2003), è stato cantautore, attore e commediografo. La sua carriera artistica inizia con il debutto al Santa Tecla dove si esibisce con Adriano Celentano, i Rocky Mountains ed Enzo Jannacci. Notato da Mogol, realizza per la Ricordi i primi dischi di rock and roll italiano. La sua prima canzone è Ciao ti dirò, scritta nel ’58 con Luigi Tenco. Nel ’63, con Canzoniere minimo, inizia la sua vera e propria attività televisiva che lo vedrà sempre più impegnato come cantante e conduttore di importanti trasmissioni. Al ’61 risale la sua prima esperienza teatrale con Maria Monti, assieme alla quale porta in scena al Teatro Gerolamo Il Giorgio e la Maria. Partecipa quattro volte al Festival di Sanremo tra il ’61 e il ’67. È stato iniziatore assieme a Sandro Luporini del “genere” denominato teatro-canzone: nel ’70 al Piccolo Teatro si presentò con la prima felice edizione de Il Signor G, recital che avrebbe portato in molte piazze italiane nelle numerose ripetute edizioni. Da quest’anno è ufficialmente riconosciuta la «Fondazione Giorgio Gaber», fortemente voluta dalla figlia Dalia «per tutelare, conservare e catalogare il lascito dell’artista; divulgarne l’opera anche realizzando prodotti inediti; renderlo accessibile a un pubblico più ampio possibile tramite iniziative di vario genere». Proprio grazie alla Fondazione martedì 17 ottobre debutterà al Teatro Filodrammatici uno spettacolo del teatro canzone di Gaber-Luporini: si tratta di Polli d’allevamento che proprio a Milano ebbe un grandissimo successo e che ora ha come protagonista Giulio Casale.

Da segnalare che la prossima settimana uscirà il libro di Andrea Pedrinelli Non fa male credere. La fede laica di Giorgio Gaber (Ancora, pagg. 192, euro 14) che si propone di rileggere la vicenda artistica del “Signor G” valorizzando la forte tensione etica che l’ha sempre attraversata e sostenuta.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica