Silvio il più ricco, ma guadagna 10 volte meno

Ci sono deputati con più di ottanta proprietà tra case e terreni, nullatenenti con solo qualche spicciolo in banca prima di essere eletti e un presidente del Consiglio che in un anno è diventato più povero di dieci volte. In base alle dichiarazioni dei redditi 2008, l’imponibile di Silvio Berlusconi è scivolato a 14 milioni e 532mila 538 euro. Cifra sempre ragguardevolissima, ma «piccola» rispetto agli oltre 139 milioni dell’anno precedente e ai 28 milioni relativi al 2005.
È una delle sorprese delle dichiarazioni 2008: entrate, tasse pagate, ma anche case, automobili, barche a vela (resiste D’Alema con Icarus, il suo Stars 60 del 2003), stato civile (Gianfranco Fini risulta ora «separato»), piccoli segreti e tesori nascosti di deputati e senatori sono da ieri disponibili come ogni anno sui grandi libri degli uffici delle due Camere.
Il più «impoverito» pare proprio Berlusconi, anche se è sempre in vetta alla classifica dei redditi dei parlamentari. Guida naturalmente anche la top ten delle tasse pagate (6 milioni 237mila 688 euro di imposte nel 2007). Tra le sue proprietà anche un terreno ad Antigua e tre imbarcazioni. Nelle prime posizioni un’unica donna: l’avvocato Giulia Bongiorno, con un reddito sopra il milione (1.029.596).
Tra i leader di partito, anche se ormai si tratta di ex leader, è Walter Veltroni il secondo in classifica, con un reddito vicino al mezzo milione (477.778). Veltroni doppia il successore Franceschini, mentre al quarto posto balza Antonio Di Pietro (218mila). L’ultimo dei leader è Umberto Bossi, che dichiara 134.450 euro. Presidenti o segretari di partito non hanno quasi mai dichiarato spese per la campagna elettorale (non risultano per Veltroni, Di Pietro e Berlusconi). Gli altri hanno spesso allegato elenchi di donatori, illuminanti per capire le relazioni particolari della politica.
Il più ricco del Senato è Umberto Veronesi, con un reddito di 1.635.425 euro, oltre a 19 fabbricati e 17 terreni. Record per Nicola Cosentino (Pdl): contando fabbricati e terreni di cui è proprietario o comproprietario si arriva a 84.

Molti gli appassionati di belle auto: si segnalano due Ferrari, di Giorgio Stracquadanio e Vincenzo Gibiino (entrambi Pdl), svariate Porsche, la Harley Davidson 883 del leghista Gianluca Pini, il caicco di Niccolò Ghedini. Roberto Menia, sottosegretario all’Ambiente, custodisce in garage una Fiat Balilla del 1935.

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