MilanoLa notizia lo raggiunge mentre si prepara a raggiungere la prefettura per incontrare il nuovo presidente dellUnione europea. Buona notizia per Silvio Berlusconi, quella del tribunale civile di Milano che tiene in sospeso il pagamento del risarcimento a Cir.
Ma il premier sceglie di non commentare la decisione del tribunale. Non è giornata. Il vertice con il belga Herman Van Rompuy è un appuntamento istituzionale. In prefettura è allestita una sala stampa, ma i due leader si limitano a illustrare lagenda dellincontro, senza concedere spazio alle domande dei giornalisti. E dopo il pranzo ufficiale, Berlusconi lascia Corso Monforte in auto senza fare dichiarazioni ai cronisti che lo attendevano davanti alla prefettura.
Piazza San Babila, la piazza del «discorso del predellino» che lanciò la corsa verso la nascita del Pdl, è a pochi metri. Ma con laria che tira nel partito, meglio non rivangare quel passato nemmeno troppo lontano. Laria che tira nel Pdl è quella agitata dal fuori onda di Gianfranco Fini, di cui Berlusconi viene a sapere mentre attende larrivo di Van Rompuy.
Quello non è un momento piacevole. Meglio evitare altri predellini. Così il presidente del Consiglio rientra ad Arcore senza dare soddisfazione a taccuini e telecamere.
Nella conferenza stampa con il nuovo presidente europeo, di passaggio a Milano tra una visita in Slovenia e la cena a Lisbona per festeggiare lentrata in vigore del Trattato firmato nella capitale portoghese, il premier appare di buon umore. La sua attenzione è tutta presa dai temi in discussione, in particolare il clima (il capo del governo annuncia che andrà al vertice di Copenhagen), la difesa comune e il diritto di asilo. Van Rompuy mostra un piglio tutto berlusconiano quando spiega di voler incontrare tutti i leader dei Paesi Ue prima di assumere formalmente lincarico il prossimo Capodanno. «Sono qui per stabilire strette relazioni personali con tutti», dice il belga, in modo da capire «sensibilità e priorità» di ogni nazione.
Berlusconi coglie al volo il messaggio, che assomiglia al suo modo informale e amichevole di tenere i rapporti internazionali. Dialoga con Van Rompuy in francese, passa dal «lei» al «tu», infine lo rimprovera simpaticamente. «Sei a Milano che è capitale del lavoro e ti faccio tanti auguri per il tuo lavoro che sarà un grande lavoro. Hai iniziato bene - aggiunge sorridendo - ma sei arrivato con unora di ritardo ed i milanesi sono conosciuti per la loro grande capacità di lavoro e puntualità: a pranzo ti insegnerò come essere puntuali».
Sorrisi, pacche sulle spalle, buonumore accompagnano linizio di una settimana irta di spine per Berlusconi. Il primo ostacolo è saltato: Fininvest non dovrà versare 750 milioni alla Cir di Carlo De Benedetti, anche se dovrà prestare una cospicua garanzia che ne limiterà la libertà di manovra. «La fidejussione costa - ha detto il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri - e il gruppo non avrà la libertà di prima di muoversi sotto il profilo finanziario».
Tuttavia quello di ieri è un punto che Berlusconi può segnare a suo favore. Restano altre mine sul percorso del premier. Per giovedì sera si annuncia una puntata di Annozero carica di elettricità: il programma di Michele Santoro si piazza a metà fra lo «statte quieto» fuori onda di Fini su immunità e tendenze monarchiche del premier, e la deposizione del pentito di mafia Gaspare Spatuzza, prevista a Palermo venerdì mattina. Sarà quello il momento di massima tensione.
Ma venerdì è in calendario anche unudienza del processo Mills. E sabato, a conclusione di questa settimana di passione, va in scena il «no-B day», la marcia di Roma che chiede le dimissioni di Berlusconi. Quei giorni il Cavaliere si dedicherà a una delle sue occupazioni preferite, cioè inaugurare una «grande opera».
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