Cronache

Il sindacato rosso minaccia di mandare l’accordo in bianco

Il sindacato rosso minaccia di mandare l’accordo in bianco

(...) Ci sono le scadenze del 29 maggio con la consegna di una nuova nave Costa. E il 5 giugno data di una doppia inaugurazione a Ponte dei Mille, da parte dell'armatore, che annuncia pure un riavvicinamento da Savona a Genova del gruppo. Il muro contro muro che parte da Cornigliano prevede anche una denuncia in tribunale. «Cgil - spiega Cremaschi - nei prossimi giorni presenterà un esposto contro l'azienda per grave comportamento antisindacale. Gli obiettivi di produzione in Fincantieri non sono, come prevede la legge, concordati fra azienda e lavoratori. E il management continua a fare orecchie da mercante».
Non è tutto. Il suo braccio destro genovese, Camillo Costanzo, chiarisce le notizie della scorsa settimana quando sembrava che i lavoratori genovesi si fossero sganciati dal compatto fronte nazionale. «Prima di tutto - dice Costanzo - non occorre confondere Rsu con Fiom. Poi occorre precisare che Rsu di Sestri Ponente, dove abbiamo 7 delegati su 12, ha firmato soltanto l'intesa in materia di premio di programma che non c'entra niente con la lotta sul nuovo accordo di programma che tutti, insieme e compatti, stiamo portando avanti». «Sfido Fincantieri - attacca e ridacchia Cremaschi - a organizzare un vero referendum fra tutti e 9mila lavoratori dell'azienda. Non lo faranno mai. Perché sanno che lo perderebbero. E di gran lunga. La Cisl lo ha fatto fra i suoi tesserati. Su 1200 iscritti hanno votato sì al nuovo accordo in 800». Insomma, Cgil è sicura che la stragrande maggioranza dei 9mila dipendenti sia tutta a suo favore. Compresi, pure, moltissimi dei 3mila colletti bianchi che formerebbero un fronte unico biancoblù contro i vertici dell'azienda. «Che l'accordo firmato da Cisl e Uil - continua Cremaschi - sia privo di ogni legittimità se ne sono accorti tutti. Queste sigle sindacali non rappresentano certamente la maggioranza dei lavoratori Fincantieri. Anzi, una piccola minoranza che ha detto sì soltanto per ragioni politiche. Se passa questo accordo verrà cancellata la storia di Fincantieri e noi non lo permetteremo».
Intanto la Commissione europea ha autorizzato la joint venture tra il fornitore svizzero di tecnologie per l'energia e l'automazione Abb e la Fincantieri per progettazione, sviluppo realizzazione e vendita di sistemi navali di automazione integrata.

Secondo l'esecutivo Ue l'operazione non ostacolerá in maniera significativa la concorrenza nello spazio economico europeo o in una sua parte sostanziale.

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