(...) per riparare lerba dal maltempo in occasioni eccezionali, come stendere le nuove zolle almeno due giorni prima di una partita per non farle saltare al pari delle caviglie dei giocatori, come riuscire a fare nel giro di un anno e mezzo una gara dappalto per installare trentamila seggiolini. E come gettare il sale quando si sa, con diversi giorni danticipo, che lantivigilia di una partita può nevicare un po e le basse temperature possono provocare gelate. O, alla disperata, dopo essere stati colpevolmente sorpresi per negligenza grave, ricorrere almeno alle vecchie maniere. Tipo usare acqua di mare per sciogliere il ghiaccio su gradoni e seggiolini. I vecchi facevano così, e giocavano.
Invece adesso parliamo di stadi di ultima generazione ma quello che cè, di proprietà e di piena responsabilità di un Comune, questo sì allultimo stadio, non viene neppure curato con il minimo indispensabile della perizia. Cara sindaco, se i presidenti delle due società, se lEnac, se i tifosi, se i genovesi non riescono a mettersi daccordo per il nuovo stadio, lei non è esentata dal fare il suo dovere. E se lo stadio è dato in gestione a una società (comunale) incapace, i provvedimenti li deve prendere lei. O il suo assessore. Che invece fa ancora il risentito perché «non capisce i motivi per i quali sia stata rinviata la partita». Spiega che un po di sale lhanno buttato, che «si è sempre giocato con la neve», che «cerano il sole e 7 gradi» quindi nessuno era a rischio. Signor sindaco, signor assessore, cerano il sole e 7 gradi anche quando i vostri vigili sono andati a fare le multe ai condomìni.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.