Il sindaco bacchetta l’ex presidente del Pat: «Dimissioni chieste non per ragioni elettorali»

«Non è minimamente collegato a nessun problema di campagna elettorale pretendere e volere, come ho sempre fatto, chiarezza e trasparenza su tutto». Così il sindaco Letizia Moratti ha risposto ieri all’ormai ex presidente del Pio Albergo Trivulzio Emilio Trabucchi che in un’intervista aveva denunciato di essere stato «scaricato per motivi elettorali». Accusa subito respinta dalla Moratti. «Ho chiesto chiarezza in tutte le occasioni in cui è stato necessario - spiega - L’ho fatto con consiglieri comunali, con assessori, con revisori dei conti e con indagini interne nei confronti di vigili. L’ho sempre fatto e continuerò a farlo. Chiarezza e trasparenza per avere giustizia».
Ieri, intanto, sono arrivate alla commissione Casa del Comune le liste con gli immobili sfitti e le proprietà fondiarie. Ma secondo il direttore del Pat si tratta di «case improponibili». Tra i 148 alloggi vuoti (101 in città e 47 fuori) ne spiccano alcuni in stabili di pregio e in centro, come in via Santa Marta, in piazza del Carmine, in via Curtatone o in corso di Porta Romana. «Abbiamo appartamenti improponibili per essere affittati a prezzo di mercato», si è difeso il direttore del Pat Fabio Nitti durante la sua audizione. Alcuni di questi alloggi, in effetti, hanno visto andar deserti numerosi bandi di assegnazione, a riprova del fatto che probabilmente il loro stato di incuria e la prospettiva di importanti interventi di manutenzione hanno dissuaso i potenziali assegnatari. «Ho visitato personalmente alcuni di questi alloggi - ha osservato Nitti - e non ho trovato nessuno che dicesse di essere pronto a entrarci».

Mentre a gettar benzina sul fuoco arriva anche Tonino Di Pietro che lunedì sarà a Milano per un presidio davanti al Trivulzio, la casa di cura su cui indagò da pubblico ministero diciannove anni fa dando inizio all’inchiesta di Mani Pulite.

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