Il sindaco di Busalla: «Sono di sinistra, ma Burlando ci tradisce»

(...) Talune prese di posizione riproducono falsità. Busalla non ha mai detto di no all'accoglienza e siamo sempre stati disposti a discutere un piano in tal senso. Quello che non va bene per niente è la prepotenza del potere e l'assurdità della scelta politica del luogo, imposto con i diktat della giunta Burlando: una beffa e una mancanza di rispetto per i cittadini. Ci sono anziani che sono costretti ad andare al Villa Scassi e che purtroppo talvolta sono costretti a terminare la loro vita su un letto in corsia a Sampierdarena, anziché nell'ospedale della loro città, vicino ai loro cari e dopo che hanno lavorato e pagato tasse per anni. Qui la gente vuole fare accoglienza, ma non la si può gabbare in questo modo».
Invece, niente da fare. Il presidente della regione Claudio Burlando, ieri mattina ha tagliato corto e in modo risoluto ha confermato il diktat: «Abbiamo deciso di mandarli lì e rimarranno ancora lì dove sono. Al momento non ci sono altre soluzioni».
In altre parole, se a Palazzo Tursi i genovesi talvolta hanno l'impressione che la sindaco Marta Vincenzi si crede Napoleone, per piazza De Ferrari sembrerebbe che i liguri, pure quelli di sinistra, comincino ad avere la stessa sensazione.
«Sono un uomo di sinistra e lo sono sempre stato convintamente - ha spiegato ieri Pastorino - ma dissento fortemente dalle imposizioni di Burlando. Non si tratta solo di una madornale fesseria, ma di un'assurda decisione dettata da assoluta follia. Come medico posso dire che esistono controindicazioni. Non può coesistere un luogo dove ospitare un gran numero di persone, che provengono da zone dove sussiste il pericolo di certe patologie, e in quello stesso luogo offrire servizi ambulatoriali a persone estranee a quelle patologie, soprattutto per la salute e la difesa di quegli anziani e quei bambini che ne sono particolarmente vulnerabili».
Ieri sera il caso è stato discusso, con tensioni e contestazioni, durante il consiglio comunale straordinario, al quale hanno partecipato numerosi cittadini.
«Il fax con la notizia dell'arrivo degli immigrati - ha continuato Pastorino - ci è arrivato solo alle ore 12,26 di giovedì. Tre ore dopo sono arrivati gli immigrati. E' una vergogna. Ci doveva essere almeno un confronto con il territorio e con i sindaci. Ribadisco: Busalla non è contraria all'accoglienza. Proponiamo le strutture di Borgo Fornari e dell'ex albergo Appennino. Tuttavia, nella vallata ci sono altre strutture che potrebbero essere disponibili a Crocefieschi e Savignone».
Dopo l'interrogazione del capogruppo Pdl Matteo Rosso, è intervenuta a fianco dei cittadini pure la consigliere Raffaella Della Bianca: «È assurdo che vengano trasferiti in quella struttura 40 immigrati. La vallata è priva di ogni servizio di primo soccorso. Non si può abbandonare il territorio: questo è il risultato degli impegni presi dalla giunta Burlando con i cittadini».


«Quanto sta succedendo è assurdo - ha spiegato ieri il capogruppo della lega Nord Rixi - nessuna mente politicamente razionale, può pensare di convertire un ospedale del territorio per un campo destinato agli extracomunitari».
«Organizzeremo proteste - ha detto il coordinatore dei Giovani Padani Davide Rossi - da domani sarà presente un presidio a Busalla contro questa scandalosa follia».

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