Lemergenza nomadi continua a tenere banco dopo il giallo del documento dei consiglieri municipali del Pdl. Ieri mattina, mentre si è svolto un incontro al quale hanno partecipato il sindaco Alemanno, il prefetto Pecoraro, il questore Caruso, lassessore Belviso e il sottosegretario Mantovano. «Abbiamo dovuto affrontare problemi amministrativi rilevanti rispetto al censimento - ha detto il sindaco - e coordinare diversi fattori: i nuovi campi che vengono sistemati e i problemi burocratici relativi al censimento. Credo - ha aggiunto - che già oggi (ieri, ndr) con lo sgombero del Casilino 700 si dimostra che questo coordinamento comincia a dare i primi effetti. Entriamo in una fase, da qui a gennaio, molto avanzata e accelerata sul piano nomadi: lobiettivo è la rimozione del Casilino 900 e la riconsegna di 4 campi autorizzati oltre a fare molti interventi di sgombero».
A proposito del contestato appello, Alemanno ha detto: «È un documento di chi non sa di cosa sta parlando. La lettera dice cose false, non è vero e non è riscontrabile che cè un peggioramento della situazione. In larga parte, inoltre, ignora lenorme lavoro che si sta facendo in questi mesi. In un anno e mezzo i prefetti Mosca e soprattutto Pecoraro hanno fatto un grande lavoro». Quanto ai dissidenti «sui provvedimenti disciplinari decide il partito - ha chiarito il sindaco -. Non voglio entrare in questa polemica». Ma poi, tornando sul piano nomadi Alemanno ha annunciato che «si tratta di aree dentro e fuori dal Gra, tendenzialmente lontano dai centri abitati». «Appena saranno sbloccati i problemi burocratici, in particolare con la sovrintendenza - ha aggiunto il sindaco - si comincerà con i lavori. Le nuove aree saranno comunicate per evitare che, in attesa che si risolvano i problemi, ci possano essere incidenti di percorso».
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