La valle, da una quindicina di giorni, passa le notti completamente al buio: black out istantanei, della durata di tre-cinque secondi, si ripetono fino a venti volte. E gli abitanti, sindaci in testa, hanno perso la pazienza: «I cittadini protestano, cè chi ha subito danni a frigoriferi e computer» racconta Matteo Orengo, primo cittadino di Montalto Ligure, il comune dove i black out sono cominciati prima. «Ma lo stesso succede Badalucco, Molini. Poche sere fa chiama un amico trafelato: Anche Taggia è al buio mi ha detto. Tutta la valle Argentina, insomma, passa le notti in bianco per capire cosa succede. E se il problema continua, siamo pronti a organizzare una protesta: non possono lasciarci al buio e senza spiegazioni».
Guasto o manovra taglia-consumi per il bene nazionale? È la domanda che si fanno tutti nel paese in provincia di Imperia. Al bar-trattoria i black out hanno creato qualche curioso contrattempo. «Allinizio i problemi cominciavano alle 23, la sala restava buia allimprovviso e noi non sapevamo che cosa dire ai clienti - racconta il signor Fabrizio-. Se le macchine e i frigoriferi si sono danneggiati? Per evitare guai abbiamo staccato il registratore di cassa. Ma non siamo tranquilli».
Davanti a piatti caldi e caffè non si parla daltro da un po di giorni. «I motivi dei black out? Cè chi parla di un guasto, ma mi sembra strano che ci stiano mettendo così tanto a ripararlo» aggiunge il gestore della trattoria. Il sindaco, allinizio, pensava addirittura di esserne il responsabile. «Ho chiesto al tecnico di controllare lilluminazione comunale - riprende Matteo Orengo-. Credevo che tutto dipendesse da qualche lampione difettoso, che fosse colpa nostra insomma. Poi ho visto che gli episodi continuavano con una cadenza fissa: dalle 23 (e ora dalluna della notte) i black out si ripetono per una ventina di volte fino alle 6 del mattino. Durano poco, sempre due, tre, cinque secondi al massimo. E la mia paura - aggiunge - è che così si voglia risparmiare energia sulle nostre spalle».
Ipotesi che subito «accende» gli animi. «Se le cose stanno veramente così, devono rifarci i contratti - protestano al bar del paese-. Noi paghiamo per avere la corrente 24 ore al giorno, non quando vogliono loro». Il sindaco di Montalto non è riuscito finora a mettersi in contatto con il gestore della rete e avere una spiegazione. «Cè un centralino con i messaggi registrati, devo fare la stessa trafila dei cittadini ai quali è stato detto che sono in corso dei lavori - racconta Orengo, a capo di una giunta di centrodestra-. Con il sindaco di Taggia stiamo valutando se organizzare una protesta contro lEnel e soprattutto contro il governo.
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