Cronaca locale

Il sindaco non ha più i superpoteri: ultimo atto, rivedere 26 parcheggi

Tra gli stop, piazzale Libia e via Montello. Commissione per Darsena e Sant’Ambrogio

Chiara Campo

Detto e fatto. L’ultimo atto da commissario al traffico è stata la firma di un documento che rimette in marcia 127 parcheggi bloccati da tempo e manda al riesame 26 progetti non ancora assegnati in concessione. Da oggi, il sindaco Letizia Moratti non ha più quei poteri speciali che hanno permesso al suo predecessore, Gabriele Albertini, di realizzare grandi opere a tempi record, bypassando il consiglio comunale che in molti casi le avrebbe tenute in stallo. Ma lo aveva annunciato in tempi di campagna elettorale e ieri la Moratti ha ribadito anche agli assessori riuniti in giunta che non ne avrebbe chiesto il rinnovo. L’intenzione non è cambiata, neanche dopo che il sindaco di Roma Walter Veltroni nei giorni scorsi ha ottenuto i poteri commissariali dal governo: a Milano si seguiranno i canali tradizionali. Eviterà il passaggio in aula almeno la lista dei 26 parcheggi da rivedere, perché ieri Letizia-commissario ha delegato a Letizia-sindaco di decidere sul destino di questi progetti, e i tempi per gli approfondimenti saranno brevi, visto che il riesame dovrà terminare entro e non oltre il 15 dicembre. Entro allora, venti parcheggi residenziali (tra cui piazzale Libia, porta Vercellina, piazza Rio De Janeiro, via Lodovico il Moro, piazza Bernini) e sei a rotazione da realizzare con la formula del project financing (in piazza Lavater, viale Montello, piazza Oberdan, via Palestro, via Saffi e il Polipark tra piazza Grandi e Gobetti) saranno presentati nuovamente nei consigli di zona per studiare eventuali modifiche insieme ai cittadini e i comitati che alzano le barricate. Poi, gli aspetti giuridici e le osservazioni raccolte dai residenti finiranno sul tavolo di una commissione tecnica comunale. Infine, con tutti gli elementi in mano, il sindaco deciderà il da farsi.
Partiti da una lista iniziale di 153 opere bloccate, sono stati tre i criteri seguiti da Palazzo Marino per scegliere i 26 casi che potevano essere tenuti in stand by: la presenza di un esposto firmato dai residenti, il parere contrario del consiglio di zona o un ricorso ancora pendente al tar per lesione di interesse pubblico. Modifiche in vista anche per i pluricontestati parcheggi di Sant’Ambrogio e della Darsena, per studiare gli interventi è stata creata una commissione consultiva composta dagli architetti Marco Romano, Alberto Ferruzzi, Roberto Peregalli e il professor Angelo Bugatti. Per gli altri 26 progetti, invece, la tendenza sarà di accontentare laddove è possibile le richieste dei cittadini, ma il blocco in toto dei lavori viene considerata un’ipotesi da prendere solo «in casi estremi». Nei casi in cui esiste già una convenzione, i lavori intanto vanno avanti, e le eventuali modifiche saranno studiate insieme alle imprese costruttrici, per evitare le penali. «Bene riesaminare i progetti - afferma l’assessore al Commercio e commissario vicario di Forza Italia, Tiziana Maiolo -, ma si vada avanti con la realizzazione di molti parcheggi sotterranei: sono importanti per ridurre traffico e inquinamento.

In superficie, stiamo riqualificando le aree e creando molto spazio verde, checché ne dicano gli ambientalisti».

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