Un crescendo rossiniano, perfettamente in tema con lambiente: lo sta mettendo in atto da tempo il sindaco Marta Vincenzi, che è anche presidente del Teatro dellOpera, con lobiettivo primario di ridimensionare il ruolo e il potere del sovrintendente Gennaro Di Benedetto e prendere saldamente in mano la bacchetta da direttore dorchestra (magari, chissà, un giorno anche sul podio che sovrasta il «golfo mistico»). Ma se lobiettivo è chiaro, la strategia adottata dallex SuperMarta risulta molto meno evidente ai non addetti ai lavori, fatta comè di piccoli passi, di sfumature, di dichiarazioni filtrate e di felicitazioni ufficiali (allinteressato) che somigliano piuttosto a frecce avvelenate.
Non ha mai fatto mistero, «la» sindaco, fin dallinizio del proprio mandato, di applicare il dogma della discontinuità persino al menù delle mense scolastiche, figuriamoci al «Carlo Felice», un palcoscenico che sembra fatto apposta per chi, come lei, è maestra di comunicazione, professoressa di immagine e insegnante di promesse. Difatti lei ci si è messa dimpegno, ha saltato i preliminari e stretto allangolo chi poteva farle ombra. (...)SEGUE A PAGINA 43
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