«Il sindaco Veltroni venga in Campidoglio a spiegarci il suo progetto per la mobilità»

«Concordiamo con il sindaco sulla necessità di risolvere i problemi del traffico a Roma, tanto che auspicheremmo un suo intervento in aula Giulio Cesare per discutere di questi temi: ci aspettiamo che, a fine consiliatura, Veltroni porti in aula una strategia complessiva sulla mobilità che non sia soltanto l’ennesimo spot elettorale». Questo il commento del coordinatore regionale di Forza Italia, Beatrice Lorenzin, all’intervento del sindaco Veltroni al convegno organizzato da Legambiente a Milano. «Aspettiamo da ben dodici anni la pianificazione del sistema del trasporto pubblico del Comune di Roma - spiega Lorenzin - mentre a oggi le periferie non riescono ancora a usufruire di un servizio di trasporto pubblico capace di soddisfare le esigenze di collegamento di una grande metropoli. È importante cercare di ridurre la circolazione, ma non va dimenticato che parte dei problemi del trasporto pubblico derivano dalla fallimentare gestione dell’azienda di trasporto comunale Atac. Sarebbe riduttivo pensare che i problemi di traffico a Roma siano stati risolti dall’introduzione della Ztl, così come può testimoniare qualsiasi cittadino residente o no che circoli nella nostra città». Rincara la dose il segretario romano di An Vincenzo Piso: «Basta giocare con il Trasporto pubblico locale romano e con avventurose strategie antinquinamento. Regione e Comune per quanto di loro competenza devono individuare con sicurezza modalità di trazione per i mezzi pubblici realizzabili. Non si può un giorno puntare sul gasolio bianco, il giorno dopo sull’elettrico e poi di nuovo sul metano: così si producono economie di scala». «Dobbiamo - continua Piso - da una parte seguire le amenità del sindaco sull’abbattimento dell’inquinamento in città e dall’altra l’avvio dell’ennesima cura, questa volta del metano, lanciata dall’assessore ai Trasporti della Regione, Fabio Ciani.

A quest’ultimo facciamo pervenire tre quesiti rispetto ai quali attendiamo risposta: vogliamo sapere se l’assessore è a conoscenza di quali siano i tempi richiesti per fare un pieno di metano e se li ritiene compatibili con il Tpl, se sa a quale usura siano sottoposte le pompe di rifornimento per il metano e quali costi comportino, infine vogliamo sapere - conclude Piso - perché, sul positivo esempio di Vienna, non si sia puntato con decisione sul Gpl».

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