Davide Lentini e lottima redazione di Radio Babboleo, a partire da Nur El Gawohary, ne hanno fatta unaltra delle loro. In senso positivo, naturalmente. Intervistando il leader regionale dellUdc Rosario Monteleone, il vicesegretario regionale del Pd Giovanni Lunardon e il presidente pidiellino della provincia di Savona Angelo Vaccarezza, Lentini e i suoi sono riusciti ad avere lufficializzazione del fatto che, alle comunali di Savona, lUdc appoggerà il sindaco uscente e candidato del centrosinistra Federico Berruti.
Ovviamente, Lentini e la sua squadra fanno il loro lavoro e sono stati bravi come sempre a scavare nella notizia. Anzi, devo dire (e posso testimoniarlo anche direttamente essendo impegnato quotidianamente in collegamenti e rubriche con Babboleo), che la libertà editoriale e il gusto della notizia che regnano negli studi del Porto Antico sono assoluti. Però, mi permetto sommessamente di dire, che stavolta non siamo nei dintorni della notizia che farà vincere a Davide e Nur il Pulitzer.
Che Monteleone e lUdc ligure vadano con la sinistra, ormai, è una costante. Ed è incredibile che il centrodestra e il Pdl in particolare perdano ancora tempo a correre dietro ai centristi. Eppure, ancora fino allaltro giorno, sia il coordinatore regionale pidiellino Michele Scandroglio, sia il senatore Franco Orsi, erano convinti di riuscire a strappare allUdc unalleanza sul nome del candidato sindaco del centrodestra savonese Paolo Marson.
Ora, è chiaro che Scandroglio e Orsi fanno il loro mestiere. E, quindi, ci devono provare. Il problema è che lesperienza delle regionali dovrebbe avere insegnato: per mesi e mesi sono stati a corteggiare Monteleone, dicendogli che era bravo e bello, ancora un po gli avrebbero detto che era un figurino, pur di strappare il suo sì. E Monteleone è stato bravissimo, facendosi corteggiare come una bella donna. Peggio ancora lattenzione data ai personaggi che spiegavano un giorno sì e laltro pure che sarebbero usciti dallUdc, per non andare a sinistra e poi erano nella lista collegata al nome di Claudio Burlando.
Insomma, non ce nè. Monteleone - che pure viene dal centrosinistra ed ha un suo elettorato saldamente ancorato ai valori della coalizione di Claudio Burlando - è perso alla causa di Lega e Pdl. E quindi, sommessamente, chiediamo di lasciarlo perdere. Di rispettarlo e di parlarci, ovviamente, per il suo ruolo istituzionale di presidente del consiglio regionale della Liguria e per il suo ruolo politico di capo di una delle forze di opposizione. Ma di lasciarlo perdere come alleato.
Insomma, nel momento in cui - come racconta il nostro ottimo Ferruccio Repetti qui sopra - le vicende dellestremo ponente rischiano di mandare in frantumi il rapporto decisivo con la Lega, rincorrere Monteleone non mi sembra proprio la prima delle priorità. Con tutto il rispetto per Rosario.
Le alchimie, i corteggiamenti e la dolcezza nei confronti di chi ha fatto altre scelte non funzionano. E la stessa dolcezza, anzichè ai leader della politica politicante, dovrebbe essere riservata agli elettori. Perchè sono gli elettori e non i Monteleone o i Musso che fanno vincere.
Tutto questo lha dimostrato anche il caso Musso, trattato con i guanti bianchi anche dopo che aveva sbattuto la porta del gruppo parlamentare Pdl. Ci mancava solo che gli chiedessero scusa per averlo fatto eleggere. E si è visto come è andata a finire. Ci torneremo domani.
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