Francesca Angeli
da Roma
Lembrione congelato e non più impiantabile potrà essere usato a fini di ricerca. È quanto è stato deciso ieri dalla maggioranza di centrosinistra a Palazzo Madama. Alla fine tutti gli alleati si sono, faticosamente, accordati in nome del comune interesse a restare al governo.
La mozione dellUnione è stata approvata per un soffio: 152 sì, 150 no e un astenuto. La contromozione presentata dalla Casa delle Libertà, che chiedeva di dichiararsi «contro ogni tipo di ricerca che distrugga gli embrioni umani», ha incassato 147 sì, 139 no e il non voto di 9 astenuti. Lastensione al Senato vale come un voto negativo. Una bella dimostrazione di ipocrisia per il senatore di Alleanza nazionale, Alfredo Mantovano: «I cattolici dellUnione non se la sono sentita di votare esplicitamente no ad una mozione che chiede di tutelare lembrione ed hanno scelto ipocritamente lastensione. Forse in questo modo - aggiunge Mantovano - Bobba, Baio Dossi, Mastella e gli altri pensano di essersi salvati la coscienza».
La senatrice della Margherita Paola Binetti però si dice soddisfatta, perché «tutti si sono pronunciati a favore del principio irrinunciabile di tutelare la vita, compreso lembrione congelato».
Rispetto alla formulazione della mozione di maggioranza questa volta ha ceduto Rifondazione comunista, che inizialmente si era detta contraria a votare un documento pieno di distinguo rispetto alla ricerca sulle staminali embrionali. Poi però anche il partito di Bertinotti ha fatto un passo verso i cattolici della Margherita, visto che lUnione è già in grave difficoltà su altri fronti, primo su tutti quello cruciale della politica estera. È stato proprio il presidente dei senatori di Rifondazione, Giovanni Russo Spena, a spiegare che lintesa è stata trovata anche per rispondere «alle spinte per allargare e snaturare la maggioranza che si stanno moltiplicando». Per evitare insomma che si ricreasse una maggioranza cattolica trasversale su questo voto, col rischio di favorire la spinta dei moderati di sinistra verso quelli del centrodestra. Oltretutto la Margherita aveva già ceduto su due punti fondamentali. Prima di tutto non chiedendo più il ripristino della firma, tolta dal ministro dellUniversità e delle Ricerca Fabio Mussi, alla dichiarazione etica che aveva bloccato i finanziamenti europei destinati alla ricerca sulle staminali embrionali. E poi lasciando passare lapertura alluso degli embrioni congelati «troppo vecchi» per essere usati a fini riproduttivi e dunque destinati alla distruzione.
E ieri proprio il ministro degli Esteri, Massimo DAlema, durante un question time alla Camera è intervenuto a sostegno delle scelte di Mussi. Un intervento che è suonato sia come un appello allunità in un momento difficile sia come rassicurazione per i cattolici. DAlema infatti ha ribadito pure che il governo Prodi non ha in mente di modificare la legge 40.
E così in una direzione opposta a quella scelta dal presidente Usa, George Bush, ieri Palazzo Madama ha dato sostanzialmente la sua approvazione alla scelta di Mussi che con questo orientamento potrà dare il voto favorevole dellItalia al VII Programma quadro europeo che prevede di finanziare anche la sperimentazione sugli embrioni.
La mozione di centrosinistra, definita dalleuroparlamentare radicale Marco Cappato «un compromesso bizantino», impegna il governo «a sostenere ricerche che non implichino la distruzione di embrioni» ed a valorizzare «la ricerca sulle cellule staminali adulte, comprese le cordonali» ovvero quelle su cui sono più attivi gli scienziati italiani.
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