Sinistra e sindacati tutelano soltanto gli scansafatiche

Sinistra e sindacati tutelano soltanto gli scansafatiche

di Costantino Corda

Ho sempre ritenuto indispensabile la necessità di un organo di tutela dei lavoratori purché svincolato da legami politici. Sono stato assunto da una grossa casa di spedizioni nel 1961, mentre lo statuto dei lavoratori è entrato in vigore nel 1970. Ricordo perfettamente le vessazioni subite appena entrato. Si sapeva quando si iniziava ma mai quando si terminava. In porto si facevano anche 4 notti a settimana oltre a tutte le giornate. Si lavorava 3 domeniche su 4 e, di notte, quando si terminava alle 05,00, non si andava neppure a casa perché alle 7,00 si doveva comunque essere presenti sul posto di lavoro. Quando accennavamo un minimo di protesta ci veniva risposto che se non eravamo contenti potevamo sempre andarcene. A quei tempi non è mai intervenuto alcun sindacalista in nostra difesa. Nessuno ha mai avuto nulla da obiettare per l’inumano trattamento che ci veniva riservato. Con gli anni le cose si sono ribaltate. Si è finiti in una tutela eccessiva che ha favorito principalmente gli scansafatiche. Si è mortificata la meritocrazia promuovendo persone incapaci. Questo malvezzo ha provocato, nella nostra città, una spaventosa regressione economica. Il porto, che dava lavoro (fra diretto e indotto) e benessere a mezza città, ha visto calare drasticamente l’arrivo dei mercantili. Aziende come la Sutter, la Saiwa, Tonno Insuperabile e altre hanno spostato i loro stabilimenti altrove. Genova è diventata la città meridione del nord Italia con una disoccupazione allarmante. In questa situazione, che definire drammatica è puro eufemismo, cosa fanno i sindacalisti ed i politici? Anziché recuperare il terreno perduto e far funzionare meglio porto ed aeroporto, anziché affidare i grandi spazi abbandonati in Val Polcevera a nuove aziende, cercano di conservare i loro privilegi scaricando le loro manchevolezze sempre e solo su Berlusconi.
Ma le bugie hanno le gambe corte e, alla lunga, il popolo capirà chi li ha danneggiati. Rifondazione Comunista è già sparita dal parlamento e se i sindacati di regime e la sinistra non cambieranno rotta, prima o poi spariranno anche loro. I sindacati hanno perso potere e soprattutto credibilità a partire da quando hanno contribuito a far togliere la scala mobile, unica arma di difesa delle fasce più deboli della popolazione. Era l’unico strumento valido per contrastare gli aumenti del carovita. L’altro grave errore è stato quello di proteggere gli scansafatiche a danno dei lavoratori seri. Il terzo grave errore è stato quello di far promuovere dipendenti incapaci solo per assicurarsi stabilmente centri di potere. Purtroppo la scriteriata gestione di dirigenti incompetenti ha causato gravi disservizi non più tollerabili per i cittadini che li utilizzano. Il grave errore degli enti pubblici è invece quello di sperperare pubblico denaro in futilità. Anziché utilizzare le risorse economiche con oculatezza eliminando gli sprechi, preferiscono limitare o accorpare pubblici servizi a discapito degli interessi dei cittadini. Quasi tutti gli ospedali hanno diversi reparti chiusi per mancanza di personale. Nei pronto soccorsi l’attesa con codice verde varia dalle 5 alle 7 ore. Se ciò accadesse sporadicamente potrebbe essere tollerabile, ma tale lungaggine si verifica tutti i giorni e tutte le notti. Non credo che la gente sia ancora disposta a pazientare accettando giustificazioni strampalate. Oggi la gente è stufa di promesse mai mantenute. La gente è sfiduciata.

Vuole quelle migliorie più volte sbandierate ma mai realizzate. È inutile esortare i giovani a trovare un’occupazione quando contemporaneamente non si procede a coprire i numerosi posti vacanti. Mi sembra un comportamento beffardo, ambiguo e farsesco.

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