La sinistra garantista con Saddam condannò Craxi a morire in esilio

Per la condanna a morte del tiranno di Bagdad, Saddam Hussein, si è levato un coro di proteste in quasi tutto il mondo dei garantisti che chiedono che la sentenza del Tribunale di Bagdad non sia resa esecutiva anche se, probabilmente, qualora ne fosse informato, la maggiore incredulità per tale atteggiamento sarebbe proprio dello stesso Saddam. Per quanto riguarda l'atteggiamento buonista di tutta la sinistra italiana, invece, c'è da ricordare che quando Bettino Craxi si trovava infermo a Hammamet, in Tunisia, e nonostante i medici sollecitassero un suo trasferimento a Milano per poterlo curare adeguatamente, tutta la sinistra che ora «soffre» per una eventuale esecuzione di Saddam, applaudiva alla negazione del Tribunale per il trasferimento, sancendone così la sua condanna a morte.


A decesso avvenuto, però «l'odierno buonista» D'Alema offrì il Funerale di Stato a quello che era stato, dopo De Gasperi, il più noto uomo di Stato italiano. Ovviamente, la figlia Stefania rifiutò indignata, l'ipocrita offerta mantenendo tuttora, un atteggiamento di disprezzo verso quella sinistra che si «commuove» a comando.

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