(...) sberla. Oggi non ha senso pensare che lo scossone di Doria debba mettere in discussione gli assetti regionali, ma vogliamo non si tradisca una rivoluzione programmatica che cè stata - avverte Matteo Rossi -. Quindi, lo dico a scanso di equivoci, bandire ogni logica di potere e mettere al centro i contenuti. Da qui deve ripartire un confronto di merito, anche nella maggioranza regionale, non siamo disponibili a far finta di nulla».
Un messaggio forte quello lanciato da Sel che rischia di riaprire scenari importanti, a partire proprio dal tema infrastrutture con un nuovo dibattito sulla Gronda autostradale che rischia di spaccare il centrosinistra regionale: «Su Gronda, infrastrutture e mobilità sostenibile Doria ha indicato una inversione di rotta - prosegue Rossi -. Provare oggi a svuotarne il significato, o far apparire specularmente Doria come luomo dei No è assurdo». Non sarà luomo dei No ma sicuramente sarà difficile che possa fare retromarcia su quel rifiuto alla Gronda tanto più perentorio allindomani della sua investitura a candidato sindaco vista la consistente fetta dellelettorato delle primarie che ha sostenuto Doria in quartieri come Voltri, Prà e Bolzaneto dove lostilità allopera è molto forte. E lo stesso Rossi chiede che la pratica torni dattualità per nuovi confronti anche in sede di consiglio regionale: «Se si fa unanalisi senza pregiudizi si capisce che la Gronda invece è unopera impattante ed inutile, non incide sul decongestionamento del traffico cittadino e non serve ai traffici portuali. La strada a mare risponderà alle necessità della città».
Dichiarazioni in controtendenza con quanto espresso, anche in atti formali, dalla Regione e soprattutto dallattuale giunta comunale e che dimostrano come sia a rischio una delle opere che era stata considerata strategica dal Comune di Genova. Il tema Gronda non sarà però lunico puntello sul quale Sinistra Ecologia e Libertà punterà la prua visto che maggiore attenzione sarà richiesta anche per lOspedale di Ponente opera che venne presentata dallassessore alla Salute Claudio Montaldo nel 2010 e che sembrava dovesse essere realizzato nel giro di pochi mesi mentre oggi è addirittura messo in discussione: «Bisogna riaprire la discussione in Regione - conclude Matteo Rossi - tenendo conto delle chiare indicazioni emerse dal popolo del centrosinistra».
Intanto, dopo laffermazione di Claudio Burlando che durante lassemblea provinciale del Pd di mercoledì aveva annunciato che nel 2015 non sarebbe più stato il candidato governatore del centrosinistra, è arrivata la dichiarazione di Cristian Morelli dei Verdi che ricorda a Burlando limpossibilità per legge di un terzo incarico: «Chiedo a tutti di abbandonare questa discussione. Sarebbe il caso di lavorare per costruire una coalizione e un candidato senza lacerarsi o farsi del male come è accaduto per la scelta del sindaco di Genova».
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