(...) un ordine del giorno di Fabio Broglia dellUdc a spaccare lUnione. Il primo proponeva un «patto per il turismo» fra maggioranza e opposizione: è finita 18 a 14, linedita alleanza destrasinistra a cantar vittoria sui centristi dei due schieramenti, Udc, Gente della Liguria, Margherita e Ds, là dove è ormai chiaro che, con il partito democratico alle porte, lanima rossa della Quercia sè quantomeno annacquata. Il secondo documento dellUdc, ieri mirava a togliere alla giunta, per conferirlo al consiglio, il potere di nominare i componenti della neonata Fondazione regionale della Cultura: 13 a 13, questa volta la sinistra ha votato con lodiato Udc «ma solo perché noi guardiamo ai contenuti e questo era degno», in ogni caso dava contro alla giunta, si lascia sfuggire qualcuno.
Prove di rodaggio in vista delle vere battaglie sulle quali il consiglio regionale rischia di restare bloccato e la giunta di non poter governare. «Sulla Finanziaria se ne vedranno delle belle, e sulla Sanità riusciremo a ottenere la commissione di indagine sui conti» avverte Marco Nesci il capogruppo di Rifondazione e portavoce del Forum. Che aggiunge: «In soli due giorni ho ottenuto un doppio risultato: mettere in difficoltà lUlivo e compattare i consiglieri di quei partiti, Italia dei Valori e Verdi, stanchi di stare in aula solo per alzare la manina». Il più sorridente ieri era il presidente dellassemblea, Mino Ronzitti. Era stato lui a dare il via alla crociata, lasciando i Ds perché in disaccordo con il futuro partito democratico e fondando, seguìto da tutto il Correntone, Unione a sinistra, il soggetto che poi sè federato nel Forum con Prc e Pdci. Adesso, la riunificata sinistra cammina con le proprie gambe, senza che lui si debba esporre, fedele alla linea del non interventismo in politica fino a quando sarà presidente del consiglio regionale. Se gli domandi se non provi almeno un minimo di imbarazzo a esser proprio lui, il Presidente, il motore dello stallo di governo risponde candido: «Ma io sono leale». E se poi insisti nel sottolineare che qui però si blocca il governo della Liguria, lui annuisce ridacchiando: «Fino a oggi non abbiamo bloccato il governo della Liguria, ma le furbizie dei centristi». AllUlivo non resta che sperare che lUdc riesca nel tentativo di convincere Forza Italia a votare con il centro e non con An e con il Forum. Ah. Proprio ieri, ironia della sorte, ricorreva il 50° anniversario della rivolta ungherese del 56, soffocata nel sangue dai carri armati sovietici.
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