La sinistra radicale esulta Cdl: precedente pericoloso

Da Caruso a Ferrero è corsa a strumentalizzare il verdetto

da Roma

La sentenza della Cassazione provoca una bufera e suscita reazioni opposte. Favorevoli da parte del centrosinistra e soprattutto della sinistra radicale che tende pure a forzarne il significato, sostenendo che con questa pronuncia si sancirebbe un generico diritto all’occupazione per i meno abbienti. Decisamente contrari i rappresentanti della Casa delle Libertà che parlano invece di una sentenza che «tutela l’illegalità».
Evidente l’intento di rendere politica la sentenza da parte del ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero che sottolinea come a questo punto risulti «evidente che il diritto primario all’abitazione non può certo ritenersi subordinato al diritto di proprietà». Per il ministro questa sentenza «fissa un punto fermo di grande civiltà nei diritti sociali delle persone» . Di tutto questo, conclude Ferrero «la Finanziaria dovrà tenere conto, definendo le risorse per un nuovo piano casa».
Spinge ancora più a fondo il pedale Francesco Caruso di Rifondazione. «Da anni ribadiamo nelle piazze di tutt’Italia che occupare una casa è un diritto, non un reato. Oggi la Cassazione conferma quest’elementare principio democratico: un tetto non è un privilegio, ma un diritto fondamentale che travalica gli interessi economici degli speculatori immobiliari che lucrano sul diritto all’abitare». Il ministro per le politiche della famiglia, Rosy Bindi, osserva che «la sentenza della Corte di Cassazione conferma una volta di più che il diritto alla casa è un diritto fondamentale della persona» assicurando che il governo è «consapevole di questo disagio». D’accordo anche il sottosegretario all’Economia, Paolo Cento dei Verdi: quella della Cassazione, dice «è una sentenza di civiltà: l’occupazione di immobili abbandonati o utilizzati a fini speculativi è stato uno strumento di denuncia con cui i movimenti per la casa hanno tentato di dare risposte in assenza dello Stato».
Di tutt’altro segno i commenti del centrodestra. «Occupare abusivamente case è un reato grave, e la sentenza crea un pericolosissimo precedente, istiga all’illegalità ed è un offesa per i cittadini onesti schiacciati dal caro affitto che non si sognerebbero mai di occupare illegalmente un edificio», dice il vice presidente dei deputati di Forza Italia Isabella Bertolini. Rincara la dose l’azzurra Jole Santelli: «Siamo di fronte a una sentenza politica tipica di uno stato comunista». Massimo Garavaglia, capogruppo della Lega in Commissione Bilancio della Camera denuncia: «Siamo già agli espropri proletari: questo è il governo Prodi».


Benedetto Della Vedova, Forza Italia, si dice sconcertato anche perché, osserva «l’occupazione di una casa popolare non viola una norma astratta, ma nega il concreto diritto di un altro potenziale e legittimo assegnatario».

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