La sinistra sale sulle barricate: vietato indagare sul «Corriere»

Roma«Non mi aspettavo una reazione così scomposta da parte dell’opposizione che ha addirittura parlato di attentato alla libertà di stampa, un’assurdità». Deborah Bergamini, deputata del Pdl, commenta così la movimentata seduta di ieri in commissione Cultura. È sua la richiesta di istituire una commissione d’inchiesta ad hoc sul caso Rizzoli, la vendita del Corriere della Sera e il relativo scandalo che vide protagonista Angelo Rizzoli negli anni che vanno dal 1981 al 1984. Ieri la proposta di legge è stata presentata dal suo relatore, Giorgio Lainati, ed è quindi stata «incardinata» dal presidente della commissione, Valentina Aprea. Di concreto non è ancora stato deciso nulla ma la semplice proposta ha scatenato la reazione durissima del Partito democratico che chiede di dire «no» alla richiesta, accusando la maggioranza di voler intimidire la magistratura e soprattutto di voler condizionare il Corriere della Sera.
Reazione sproporzionata ed inaspettata per la Bergamini che spiega pure perché ha deciso di proporre ora una commissione su vicende che risalgono a trent’anni fa. «Negli ultimi mesi sono emersi elementi di novità come l’assoluzione di Angelo Rizzoli da parte della Cassazione e si è riaperto il dibattito su quanto accadde in quegli anni - spiega la Bergamini -. Mi sembra importante stabilire con il contributo di tutti la realtà politica, non giudiziaria, di quegli eventi che hanno determinato alcuni equilibri fondanti l’attuale sistema italiano».
Franco Levi del Pd definisce l’iniziativa grave e inquietante perché «esplicitamente diretta a riscrivere con un giudizio di parte la vicenda» sostenendo pure che se la commissione avesse il via libera «il Parlamento si troverebbe nella condizione di interferire con l’attività della magistratura». Levi poi ricorda che se si ripercorrono quelle vicende si aprirà inevitabilmente il vaso di Pandora della P2 di Licio Gelli che fu uno dei protagonisti di quello scandalo. «Hanno davvero interesse, questa maggioranza, questo governo, a riportare all’attenzione della pubblica opinione la livida stagione vissuta dall’Italia nel segno della loggia P2?», si chiede Levi.


La Bergamini replica definendo «minatori» i toni usati dal Pd e ribadendo che il Pdl non ha «tesi preconcette o verità preconfezionate da dimostrare» ma vuole soltanto fare chiarezza su una vicenda cruciale che interessa sicuramente tutti i cittadini. Per la Bergamini infine sarebbe prematuro fare ipotesi sui tempi. Nessun dubbio invece su chi potrebbe essere ascoltato per primo dalla commissione una volta istituita: il protagonista Angelo Rizzoli.

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