Arriva con un sorriso smagliante al suo quartier generale, in via Pergolesi: camicia bianca, vestito nero, cravatta blu Armani, giacca buttata sulle spalle. E commenta da sé il suo look: «Sì, sono vestito esattamente come nel 2004, quando scattai le foto per i manifesti elettorali. Lho fatto per due motivi: dimostrare che non sono ingrassato e per scaramanzia». Una scaramanzia solo di facciata, perché Filippo Penati comincia a snocciolare assessorati e nomi della sua squadra, quasi avesse la vittoria in tasca.
Ecco allora che il presidente uscente della provincia non esita un secondo a estrarre il coniglio dal cilindro: Gianni Rivera è il nome su cui gioca il tutto per tutto, ovvero il ballottaggio. «Ho chiesto a Gianni Rivera, persona animata da autentico spirito sportivo e attenzione al prossimo, di farsi titolare di un progetto rivolto ai giovani, che usi lo sport come antidoto al bullismo: lui ha trovato la proposta interessante e siamo in contatto per poterla formalizzare». Con Rivera, nella squadra del presidente, la direttrice di Mani Tese Sabrina Siniscalchi «ambasciatrice di progetti per i paesi in via di sviluppo «anche in vista di Expo», il giornalista e scrittore Franco Bomprezzi, chiamato a coordinare le politiche sulla disabilità, Pasquale Pistorio, già vicepresidente di Confindustria, uno dei massimi esponenti italiani di sviluppo tecnologico per guidare il forum dellInnovazione. Due gli assessori già decisi: Maurizio Calzolari, presidente del Cna, associazione di artigiani e piccoli imprenditori, titolare dellassessorato «sui ceti medi e su progetti a sostegno delle piccole e medie imprese e delle professioni» e un membro della Lista Pensionati per il dicastero alla Terza Età, in cambio dellappoggio al ballottaggio di domani. Non sarà certo sfuggito ai lettori, ma soprattutto agli elettori, che si tratta di nomi già sentiti: sono infatti i candidati della Lista Penati «bocciati» al primo turno.
Il presidente strizza locchio a Rifondazione comunista, che aveva presentato al primo turno Marco Gatti: «Confermo che ci sarà un assessorato alle Crisi industriali, come aveva proposto Rifondazione. Mi sono rivolto agli elettori di Gatti ricordando loro che in questi anni abbiamo condiviso molte cose e che su molte questioni il percorso non si è interrotto». Un colpo al cerchio e uno alla botte: «Rimane sempre un posto per lUdc - allude -: nel mio incontro con Enrico Marcora ho offerto la mia disponibilità a dare un assessorato allUdc, che confermo».
Ammiccante anche il nome di un nuovo dicastero, quello al Benessere, che si occuperà «di politiche che riguardano la famiglia e di protezioni sociali, insomma di ciò che può rendere migliore la vita dei cittadini. Non si tratta di welfare - avverte - che sarà compreso nellassessorato al lavoro».
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