La sinistra si scopre femminista part time Santanchè insultata

Show dell’Idv Pardi in diretta tv: "È una propagandista fottuta". Ma non era Berlusconi a maltrattare le donne?

La sinistra si scopre 
femminista part time 
Santanchè insultata

Professor Pardi, ma che cosa mi combina? Insultare una bella signora, seppur militante della parte politica per lei peggiore, e per di più insultarla con un termine che persino al Bar Sport giudicherebbero maschilista e indegno di un galantuomo? Lei, Pancho, che ha dato vita ai girotondi e ora degnamente rappresenta in Senato l’Italia dei Valori, mi scende così in basso? Che diranno le tante donne che hanno manifestato contro la «ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale?» E che cosa diranno il cardinal Bagnasco e i suoi esegeti democratici e progressisti? E sì, perché il Pardi ieri mattina ha detto alla Santanchè, in diretta tv, «propagandista fottuta». Proprio così: «fottuta».

E qui bisogna fare una precisazione: gli insulti in tv sono un ingrediente oramai irrinunciabile, rinsaldano gli animi dei tifosi e tengono alto lo share. È uno degli esempi peggiori che la casta dà al Paese, ma siccome fa ascolto nessuno dice niente. Ad ogni modo, c’è insulto e insulto: perché l’insulto, più che dell’insultato, dice molto dell’insultante. A discolpa del professor Pancho si può sostenere che quel «fottuta» lanciato al sottosegretario di Stato Daniela Santanchè non volesse significare alla lettera proprio quella cosa lì, ma, come l’inglese fucking, andasse tradotto con un «dannata, maledetta propagandista». Ma in italiano, non c’è niente da fare, «fottuta» significa (anche) quella cosa lì.

E pensare che la Santanchè era venuta in pace. L’anno scorso aveva abbandonato a metà puntata lo studio di Agorà, e ieri doveva celebrarsi la pace con Andrea Vianello. Il quale confeziona ogni mattina con divertita affabilità un piacevole salotto dove si litiga sì, ma con garbo.

Pacifica dunque la Santanchè, ma non scema. La puntata era dedicata ai privilegi della casta, sostanzialmente sopravvissuti anche all’ultima manovra. Anziché difendere la maggioranza, la «propagandista» ha giocato d’attacco, accusando l’opposizione di aver fatto ancor meno. E anziché attaccare a sua volta il governo, infischiandosene delle domande della Santanchè, come un tordo il professor Pancho è caduto nella trappola, e per tutta la puntata ha cercato (senza troppi risultati) di rintracciare a memoria uno straccio di provvedimento anticasta varato dall’Ulivo.

Non paga, la Santanchè (che, com’è noto, nei dibattiti preferisce la parte della tigre a quella del tordo) ha affondato la lama, rimproverando al professor Pancho un’aspettativa (non?) retribuita quando è diventato parlamentare. E qui il senatore dipietrino è letteralmente esploso: «Lei è una propagandista... fottuta!». Ha poi chiesto scusa, ma ha anche aggiunto, come Adamo nel Giardino: «Mi ha costretto lei!».

«Il puttaniere di Palazzo Chigi sputtana l’Italia - diceva con innata eleganza il professor Pancho lo scorso 13 febbraio, manifestando con le donne di “Se non ora quando” - noi siamo l’antidoto, e guidati dalle donne ce la possiamo fare. Anzi, vogliamo una donna presidente del Consiglio e una presidente della Repubblica!». Fottuta o semplice?

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