Siri non molla la poltrona e il Pd cerca di sfiduciarlo

Siri non molla la poltrona e il Pd cerca di sfiduciarlo

«Aldo Siri: un culo e due poltrone», simpatici adesivi per l’antipatico presidente. I delatori di Aldo Siri, dal 2007 presidente del Municipio Centro Est e da un paio di mesi anche consigliere regionale, hanno colpito ancora. Ieri nel centro di Genova sono stati centinaia gli adesivi attaccati sulle fermate degli autobus piuttosto che sui lampioni per contestare il numero uno del parlamentino del centro storico che da aprile percepisce una doppia indennità per gli incarichi che ricopre. Un atto sicuramente poco popolare se anche dal Pdl hanno fatto capire all’esponente biasottiano che sarebbe ora di dare una delle due quote in beneficenza. E c’è qualcuno che sta anche cercando di fargli capire che sarebbe ora di far saltare una delle due poltrone che sta occupando. Proprio ieri mattina i gruppi di minoranza del consiglio di municipio hanno depositato una mozione di sfiducia contro il presidente. Difficile però che si trovino i numeri per sfiduciarlo visto che servono 13 voti mentre la minoranza è composta da 10 elementi.
Intanto, però, nel centrodestra non si riesce a trovare un’intesa su chi potrebbe sostituire il mini sindaco motivo in più per il quale Aldo Siri non si schioda dalla poltrona più bassa ed evidentemente più scomoda. Il Pdl ha già fatto sapere di none essere interessato a gestire con un suo uomo il Municipio: la palla rimbalza tra l’Udc (ancora alleato del centrodestra) e i biasottiani. Insomma, il palleggio è tra Enrico Cimaschi e Emanuele Russo. Chi la vincerà è difficile dirlo visto che nessuno molla l’osso. «Noi siamo disposti ad accettare qualsiasi nome viene espresso all’interno dell’attuale maggioranza - spiega Luciano Gandini, capogruppo Pdl -. Il fatto vero è che questa maggioranza è dilaniata dai personalismi e sarà difficile trovare un’intesa».

Accordo che si è fatto ancora più complicato dopo il passaggio della vicepresidente Milena Pizzolo dal Popolo della Libertà alla Lega Nord che ora potrebbe anche rivendicare la presidenza. Un casino mica da ridere per chi vuole essere alternativa di governo a Genova, ma dove governa combina casini.

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