Damasco - Migliaia di persone hanno scandito oggi slogan contro il presidente Bashar al Assad durante i funerali dei dimostranti uccisi dalle forze di sicurezza a Nawa, una città vicina a Daraa, nel sud della Siria. Lo ha riferito un testimone. "Viva la Siria. Abbasso Bashar", hanno urlato i manifestanti, le cui voci si sentivano in una telefonata da Amman: "Vattene, Vattene. La gente vuole che il regime sia rovesciato". Secondo il testimone ieri quattro persone sono rimaste uccise in cortei funebri a Nawa, circa 25 chilometri a nord di Daraa, la città dove si svolsero le prime manifestazioni anti-regime, il mese scorso. Venerdì 112 persone sono morte in Siria, quando cecchini e le forze dell'ordine hanno aperto il fuoco sui dimostranti pro-democrazia.
Arresti I servizi di sicurezza siriani hanno compiuto numerosi arresti tra i militanti dell'opposizione dopo che ieri le forze dell'ordine hanno sparato contro i cortei funebri delle vittime della repressione delle manifestazioni di venerdì. Lo ha riferito l'osservatorio siriano dei diritti dell'uomo. Oggi a Daraa, 100 chilometri a sud di Damasco, erano in programma i funerali delle cinque persone uccise ieri nella regione dalle forze dell'ordine. Ieri in totale sono state più di dieci le persone uccise, mentre venerdì la repressione delle manifestazioni contro il regime di Bashar al Assad ha provocato più di cento morti. Secondo l'osservatorio, che ha sede a Londra, i servizi di sicurezza hanno proceduto ieri a "decine di arresti" in diverse città e fa i nomi di almeno 18 persone nell'est del paese.
L'organizzazione denuncia "la prosecuzione della politica di arresti arbitrari nonostante la revoca dello stato di emergenza" annunciata giovedì dal regime di Damasco Secondo testimoni e militanti, arresti sono avvenuti anche nella capitale e nella sua periferia nel corso di raid delle forze di sicurezza. Ci sono numerosi posti di controllo e nelle zone teatro delle manifestazioni vengono fatti entrare solo i residenti.