La Sisal chiude la ricevitoria del Cep

Da sabato scorso nel Cep di Prà non è più possibile giocare al lotto. La Sisal infatti ha deciso di non rinnovare l’autorizzazione di ricevitoria all’unico locale in possesso di un terminale di gioco nel già disagiato quartiere genovese.
La ragione di questa chiusura, secondo il responsabile vendite della Sisal, Pierpaolo Antonelli, è dovuta agli scarsi risultati commerciali del locale, che nonostante l’avviso del 31 ottobre 2005 e alcuni sostegni commerciali Sisal, non ha risposto alle aspettative di giocate che gli venivano attribuite, anche in relazione al potenziale del territorio in questione.
Proprio la scarsa potenzialità di vendita in questa realtà sociale contribuisce a mettere la titolare del locale, Irene Mazzoni, sul piede di guerra. La Mazzoni sottolinea come la sua clientela sia prevalentemente composta da «operai, extracomunitari, disoccupati, anziani e comunque persone che a tavola non possono mettere la schedina del Totip».
La titolare del locale, non ci sta e promette di battersi fino in fondo per far sì che le venga concessa l’autorizzazione appena sottratta.

Denuncia di aver tentato di entrare in contatto con Pierpaolo Antonelli svariate volte senza però esserci mai riuscita e afferma di aver inutilmente ottenuto un soddifacente risultato di vendite nel mese di marzo. Nei prossimi giorni il personale Sisal provvederà a ritirare tutto il materiale tecnologico e non solo di proprietà della società per azioni milanese che fino a oggi si trova nella ricevitoria di via II Dicembre.

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