Un po’, fanno anche tenerezza. Perché, poveretti, gliene capitano di tutti i colori: Prodi presidente del Consiglio da oscurare; montagne di punti di svantaggio da recuperare; le schede pasticciate; Bassolino governatore della Campania... Roba che Paperino, al confronto del gruppo dirigente del Pd, sembra Gastone.
Un tempo, girava per il Transatlantico una lista di parlamentari che era meglio non menzionare, in quanto ritenuti portaiella. Negli anni da presidente della Repubblica di Giovanni Leone, notoriamente scaramanticissimo, la lista era più importante della stessa Costituzione. E il «fattore s», nel senso di sfortuna, fu reintrodotto recentemente da Massimo D’Alema che - spiegò Massimo Cacciari - «sosteneva né più, né meno, che porto sfiga».
Ora, siamo al passo successivo, all’autorogna. Proprio D’Alema, ad esempio, sabato era a Ischia per una serie di incontri elettorali e scherzava simpaticamente sul sole che lo accompagnava dopo la pioggia napoletana per Berlusconi. Per Massimo, nemmeno il tempo di dar fondo alla sua scorta di sarcasmo meteorologico e di dire poi che l’«emergenza rifiuti è stata come un bombardamento che ha colpito anche realtà come Ischia», che la tranquillità di Forio è stata rotta da un fortissimo boato, rivelatosi poi una scossa sismica. Fortunatamente, niente di grave e nessun danno, se non alla fama anti-iettatoria dell’ex presidente del Consiglio diessino.
Invece, Walter Veltroni, si sa, preferisce scrivere. Fra saggi e romanzi, per non dire delle prefazioni, è più prolifico di Dante e Manzoni. Ma per la campagna elettorale ha preferito cimentarsi nelle lettere: una serie di missive personalizzate per le varie categorie. Epistola a favore dei pensionati per gli over 65, contro il precariato per i giovani disoccupati, pro commercianti per gli iscritti alle loro associazioni, a sostegno degli insegnanti per i prof e via di questo passo. Il problema è che tutte queste lettere, belle e ben scritte, sono inviate tenendo conto di indirizzari non sempre aggiornatissimi.
Del resto, le mailing-list sono un pallino del centrosinistra: restano storiche le lettere della scorsa campagna elettorale nelle quali Romano Prodi scrisse a centinaia di migliaia di elettori residenti sulla spiaggia, compresi quelli di tutta la Riviera Ligure, da Alassio a Sestri Levante, spiegando: «Tu che vivi in montagna, puoi ben capire...», solo perché quei Comuni facevano parte di comunità montane.
Ecco, Walter - se possibile - è ancor più iellato. Il nostro lettore modenese Dante Mazzi, ad esempio, si è visto fare dal candidato premier del Pd i migliori auguri «per la sua attività». Peccato che il «gentile Dante» l’avesse terminata nel dicembre 2006, anche se non è dato sapere se l’opera di Vincenzo Visco sia stata decisiva anche per lui, come per tanti altri, per terminarla.
Ma c’è anche qualcuno a cui è andata peggio. La signora Mazzi, «gentile Maria», mamma di Dante, si è vista augurare da un gentilissimo Veltroni «ogni bene per lei e per i suoi cari», ma almeno lei non ne potrà beneficiare, essendo morta nell’ottobre del 2003. E anche un altro signore genovese si è visto promettere da Walter una vita migliore da pensionato. Il problema è che la vita migliore la fa già da sei anni.
P.S.: I sismologi hanno spiegato che quello di Ischia è un evento strumentale e non significativo. Precisiamo che parlavano del terremoto, non del discorso di D’Alema. Ma era facile confondersi.
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