Sla, i fondi fermi alla Asl arrivano in Regione

Il caso dei fondi per i malati di Sla, «bloccati» da un anno alla Asl 3 in attesa di completare le pratiche per il loro utilizzo, arriva in Regione. Il consigliere regionale di Forza Italia Matteo Rosso, vicepresidente della commissione sanità vuol vederci chiaro e ha presentato un’interpellanza al presidente del Consiglio regionale Mino Ronzitti per «sapere in quali tempi certi questi soldi verranno destinati per lo scopo della donazione e per sapere se non ritenga particolarmente grave questo ritardo, considerata la gravità della malattia». I malati di sclerosi laterale amiotrofica a Genova attualmente sono otto. Si tratta di persone che soffrono di una patologia molto aggressiva, che progredisce velocemente e che porta alla paralisi completa del corpo, lasciando intatte le capacità intellettive.
Ingabbiate nella malattia, le persone che ne sono colpite possono tuttavia comunicare con il mondo esterno grazie a sistemi informatici che possono essere attivati con il movimento di un solo dito. Proprio per comprare tali apparecchiature che si chiamano «comunicatori» l’associazione Luca Coscioni ha stanziato una notevole cifra, pari circa a 80 mila euro, destinata a facilitare la vita ai malati genovesi. «Deve essere un progetto pilota - ha spiegato Patrizia De Fusco, coordinatrice ligure dell’associazione Luca Coscioni -, per questo il nostro impegno nel finanziamento è stato importante». Ma un anno di tempo per rendere operativa la delibera è parso eccessivo a uno come Franco Henriquet che con i malati «difficili» lavora ogni giorno. E nemmeno il vicepresidente della commissione sanità della Regione, Rosso, accetta le spiegazioni della Asl 3 che parla di «tempi tecnici», dovuti al bando per il reclutamento di due psicologi che dovrebbero supportare i malati nell’uso dei pc attrezzati e per l’acquisto dei macchinari stessi.
«Un anno di tempo per rendere attivi questi apparecchi pare certamente troppo», spiega Rosso, che aggiunge come la velocità stessa di progressione della malattia sia tale che gli ausili per consentire la comunicazione dovrebbero essere subito messi a disposizione delle famiglie. Tra le persone note che si sono ammalate di sclerosi laterale amiotrofica ci sono alcuni calciatori, come Gianluca Signorini, purtroppo deceduto, ma anche Stefano Borgonovo che sta lottando contro la malattia, che però ha una prognosi infausta.


Molti i momenti di solidarietà dei privati in loro favore. La società Usd Amicizia Lagaccio ha in programma appuntamenti di raccolta fondi per l’Aisla, associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, che ha un’attiva sezione sul territorio genovese.

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