C'è un momento in cui ogni robot aspirapolvere, anche il più avanzato, si ferma davanti a un ostacolo invisibile: i liquidi trasparenti. Almeno, fino ad ora. Con il J15 Max Ultra, Eureka alza l’asticella e propone un modello capace di vedere e gestire anche ciò che sfugge all’occhio umano. Un’evoluzione interessante rispetto alla generazione precedente. Ma funziona davvero?
La base autosvuotante è la solita, collaudata
La base è la stessa del Pro Ultra, la serie J15 l'aveva perfezionata con delle caratteristiche interessanti. Il dettaglio che più ci aveva colpiti era il piatto di pulizia dei moci dotato di eliche per raschiare gli eventuali residui e aspirarli. Qui ritroviamo la stessa funzione, insieme al lavaggio dei moci con acqua calda e all'asciugatura con aria calda. Nelle impostazioni si possono scegliere due livelli, tiepida e calda, e questo può aiutare a risparmiare un po' di energia quando non è necessario fare un lavaggio approfondito dei panni.
Inoltre, come ormai classico di tutti i robot di questo tipo, ci sono i serbatoi dell'acqua sporca e pulita e il sacchetto della polvere che ha un'autonomia lunghissima. Difficile stimarla, dipende da quanto spesso lo usate e quanto è sporca la casa, ma parliamo di mesi e viene messo in "crisi" solo se avete a che fare con i peli di uno o più animali domestici. In quel caso bisognerà sostituirlo con maggiore frequenza, ma i sacchetti si trovano ormai ovunque e non costano troppo.
Come lava e pulisce i pavimenti: ora vede i liquidi "invisibili"
Il robot mantiene la torretta LiDAR, il sensore che scansiona l'ambiente. Non è in grado di rientrare all'interno del corpo del dispositivo, come accade ad esempio su altri modelli, ma qui c'è un vantaggio che altri non hanno: la videocamera RGB con sensore a infrarossi integrato nel modulo IntelliView AI 2.0.
Come aspira
Il motore è stato potenziato e arriva a 22.000 Pa, un salto rispetto ai 16.200 del modello Pro di vecchia generazione. Anche la batteria cresce: 6.400 mAh per una durata dichiarata vicina alle 3 ore. Nella prova sul campo, i numeri si traducono in un'ottima capacità di aspirare e un'ottima autonomia, ma d'altronde già con la generazione precedenti si era arrivati su prestazioni perfette per gli scenari comuni, fatta eccezione per situazioni talmente particolari da essere rare da trovare nelle case degli italiani (ville enormi tutte su un piano) o per la necessità di aspirare ghiaia fine portata in casa chissà come...
Grazie alla spazzola laterale estensibile, Eureka la chiama "artiglio di drago", la copertura degli angoli è perfetta: osservandola in azione, si nota come la combinazione del braccetto estensibile e delle tre setole non simmetriche, sia effettivamente efficace negli angoli o intorno alle gambe di mobili e sedie. Il suo scopo è quello di prendere polvere e briciole e portarle verso il centro del robot, e in questo è davvero impeccabille.
Come naviga e evita gli ostacoli
La logica di navigazione si basa su una mappa generata tramite LiDAR e poi "affrontata" con l'aiuto della computer vision, la visione computerizzata tramite la telecamera e i sensori. Ulteriormente affinata, su J15 Max Ultra riconosce oggetti sul pavimento e può evitare cavi, ciotole, scarpe e ciabatte. Grazie all'infrarosso aumentano le prestazioni con luce ambientale scarsa, e nei nostri test non abbiamo notato particolari criticità che, se limitate a una zona, possono comunque essere risolte disegnando un'area vietata nella mappa tramite applicazione.
Ad esempio, si può creare un recinto di sicurezza per la ciotola degli animali, o per una porzione del pavimento con cavi particolarmente sottili; il consiglio, comunque, è di far fare un giro di prova al robot, vedere se ci sono criticità e solo allora creare un'area vietata, perché l'algoritmo potrebbe stupirci proprio grazie alle capacità di visione del J15 Max Ultra. Riesce infatti a riconoscere cavi molto sottili e anche in aree molto buie.

Applicazione e manutenzione
L’app Eureka è ben fatta: mappatura, zone vietate, personalizzazione per stanza e la selezione dei livelli di aspirazione e lavaggio (quanta acqua deve usare). Queste sono alcune delle funzioni, ma esistono anche impostazioni più raffinate. Eccone alcune interessanti:
- scelta di diverse strategie per i tappeti
- pulizia "gap": il mocio si estende per passare sotto ad alcune fessure
- pulizia di fino intorno alle gambe
- 3 potenze di taglio dei capelli (+ una modalità ancora più potente)
- temperatura acqua (tiepida o calda) e temperatura aria (fredda o calda) regolabile
- pulizia automatica della base (ogni 1,3 o 5 lavaggi)
C'è anche la compatibilità con Alexa e Google Home, anche se l’integrazione resta basilare: si può solo chiedere di avviare la pulizia, e in questo caso il robot utilizza le ultime impostazioni memorizzate, di interromperla e di tornare alla base.

La manutenzione della base è minima: le eliche con raschietto fanno il grosso del lavoro. Ovviamente non rendono la base a prova di manutenzione, ma rispetto ai concorrenti spostano molto più in avanti nel tempo la necessità di pulizia manuale. E, quando dobbiamo fare la manutenzione, si può estrarre la vaschetta, metterla in lavastoviglie ed evitare di perdere tempo prezioso.
Utilizzando i serbatoi dell'acqua e non avendo un sistema collegamento alla rete idrica, l'acqua sporca va svuotata a mano dopo un paio di cicli di pulizia, a seconda di quanto è grande la casa e di quanta acqua scegliete di usare ad ogni passaggio.
Ma, in generale, il J15 Max Ultra è abbastanza assetato, e anche con le impostazioni di umidità dei panni minime, tende a consumare molta acqua per la pulizia di fino dei moci: a vantaggio dell'igiene, ma con la scomodità di svuotare e riempire i serbatoi più spesso. Difficile fare più di due/tre cicli di lavaggio con una "carica" del serbatoio.
Sul robot la manutenzione è un vezzo, giusto per tenerlo in ordine, ma il sistema anti groviglio funziona talmente bene che è quasi impossibile trovare dei capelli attorcigliati intorno alle spazzole.
Conclusioni e prezzo
Se cercate un top di gamma e avete un robot molto vecchio o siete alla ricerca del primo "lava-aspira", il J15 Max Ultra (si può acquistare qui a 999€ con lo sconto di 200€) è sicuramente un'ottima scelta perché permette di mettere le mani su un modello in grado di reggere il confronto per diversi anni a venire.
Per chi arriva dal J15 Pro Ultra di generazione precedente il cambio è consigliato solo se avete effettivamente la necessità di pulire spesso liquidi rovesciati sul
pavimento, e se questi sono trasparenti. Altrimenti si può aspettare dato che Eureka continua a supportare la serie J15 con aggiornamenti e che le prestazioni raggiunte nel 2024 erano già di altissimo livello e, per risparmiare, si può scegliere il J15 Ultra.