«Sms troppo cari», scatta l’inchiesta

da Milano

Nuovo attacco ai conti dei gestori mobili di telecomunicazioni. Dopo il taglio alle tariffe di terminazioni e quello ai costi di ricarica, l’Authority per le tlc e l’Antitrust hanno deciso di avviare un’indagine conoscitiva sui messaggi di testo e su quelli multimediali (sms e mms) che dovrebbe chiudersi entro fine anno.
L’indagine verrà svolta congiuntamente, sugli sms, gli mms e i servizi dati in mobilità, come la navigazione in Internet e lo scambio di e-mail sul telefonino, per «raccogliere e analizzare informazioni e documentazione relative ai prezzi e alle modalità di offerta dei servizi». Si tratta di un mercato che nel 2007 ha registrato ricavi complessivi pari a circa 4 miliardi di euro (2,49 miliardi per gli sms e 1,61 per mms e dati in mobilità ed è in crescita per fatturato, a differenza della «voce»), ma i cui prezzi da tempo sono sul banco degli imputati. L’Autorità francese per le tlc, in un recente studio, aveva certificato che gli sms inviati in Italia da un cellulare con carta prepagata (circa il 90% del totale), a un prezzo intorno ai 13 centesimi, sono i più cari d’Europa. Soddisfatte le associazioni dei consumatori, secondo cui il prezzo in Italia è superiore del 50% rispetto alla media europea. Le sollecitazioni hanno evidentemente trovato ascolto e le due Autorità, che come ha spiegato il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, avevano «da tempo» preso questa decisione. Non c’è dubbio, comunque, che da tempo tutti i gestori propongono sms e mms con pacchetti scontati e dunque l’indagine si presenta difficile proprio per questo motivo. I gestori ovviamente ritengono che tra Italia ed altri paesi europei ci siano sensibili differenze dato che nel nostro paese la quota delle prepagate è molto più elevato rispetto a nazioni dove prevalgono gli abbonamenti. In questo caso il costo più basso degli sms sarebbe dovuto ad oneri già pagati nell’abbonamento stesso. I gestori dopo questo ennesimo attacco alle loro tariffe sono passati al contrattacco. Telecom tiene a precisare che nella relazione annuale dell’Authority è riconosciuto il fatto che «il mercato italiano delle comunicazioni mobili è il più competitivo in Europa». Quanto agli sms, con Tim Tribù si possono inviare sms a un euro. Anche «3» tiene a sottolineare che nel piano ricaricabile Super 7 gli sms costano già 7 centesimi l’uno. Vodafone ha spiegato che i suoi sms costano già, grazie alle offerte, circa 5 centesimi l’uno. Mentre Wind, che ieri ha annunciato un taglio dei prezzi degli sms spediti dall’Europa che per il periodo estivo costeranno 25 centesimi invece di 50, ha fatto sapere che con un contributo di 3 euro in Italia si possono inviare sms a 6 centesimi l’uno.

Nel mirino dell’Autorità europea, infatti, ci sono anche i costi degli sms in roaming, giudicati molto costosi. Certo sarebbe auspicabile poter ottenere dalle Authority un simile rigore anche per le tariffe elettriche, in costante crescita in un mercato oltretutto «fintamente» liberalizzato.

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