Giulio Emiliani
L'innovazione è uno dei pilastri della strategia di crescita di Snam, che nei prossimi anni potrà far leva sullo sviluppo di nuove tecnologie legate al gas rinnovabile e sul maggiore utilizzo di gas nei trasporti per rendere le proprie infrastrutture ancora più centrali nel sistema energetico italiano ed europeo.
La strategia è stata ribadita poche settimane fa in occasione della presentazione del piano di investimenti da 5,2 miliardi di euro al 2021 alla comunità finanziaria londinese. «Nei prossimi anni ci aspettiamo che l'incremento nella produzione di biometano, così come il confermato impegno nell'efficienza energetica e l'aumento nell'utilizzo del gas naturale nei trasporti, possano offrire a Snam la possibilità di svolgere un ruolo importante nel percorso di decarbonizzazione. Questo piano è un altro passo per rafforzare la nostra leadership nella transizione energetica», ha spiegato l'ad Marco Alverà.
Oltre agli stanziamenti per il rafforzamento della rete italiana, sempre più interconnessa con l'Europa e che nel 2020 beneficerà anche dei flussi di gas in arrivo dall'Azerbaigian tramite il gasdotto Tap, circa 360 milioni saranno destinati all'innovazione, prevalentemente nell'ottica della riduzione delle emissioni. Di questi, più di 200 verranno investiti nell'efficienza energetica interna, con la sostituzione di turbine esistenti in alcune centrali di compressione con nuovi modelli che consentiranno un risparmio energetico del 20%, l'installazione di nuove unità di cogenerazione, il rinnovamento degli edifici e della loro illuminazione.
Nel febbraio scorso, peraltro, Snam è entrata nel mercato dell'efficienza energetica grazie a un accordo per l'acquisizione di Tep, una delle principali Esco (Energy Service Company) italiane, per 17 milioni. L'obiettivo di questa operazione, in attesa di perfezionamento, è favorire la decarbonizzazione e un miglior uso dell'energia nei territori in cui Snam opera.
Altri investimenti per l'innovazione saranno rivolti alla riduzione dell'impatto ambientale attraverso il recupero di gas naturale e l'installazione di sistemi di ricompressione e di nuove valvole a basso impatto nelle infrastrutture di trasporto e stoccaggio. Il target dell'azienda è abbattere del 10% le emissioni di gas naturale entro il 2021 rispetto al 2016, grazie anche a nuove tecnologie di misurazione da remoto e monitoraggio in tempo reale delle dispersioni. Un buon risultato è già stato raggiunto nel 2017, riducendo del 3,2% questa tipologia di emissioni.
Un'altra direttrice di crescita è rappresentata dalla digitalizzazione, un percorso che ha già portato all'introduzione in azienda di più di 1.500 iPad, 1.200 dei quali in uso ai tecnici per la manutenzione delle infrastrutture sul territorio e per la pianificazione delle attività. Snam sta lavorando per rendere il lavoro sempre più agile e a questo fine ha potenziato anche gli applicativi aziendali (dalla connessione alla rete Intranet da remoto alla messaggistica istantanea) evolvendo verso il modello digital workplace. Un passo avanti che ha posto le basi per allargare lo smart working a più di 600 persone impiegate a San Donato Milanese e a Milano, che possono scegliere facoltativamente di lavorare un giorno a settimana lontano dall'ufficio, a casa propria o in qualsiasi altro luogo che risponda agli standard di salute e sicurezza.
Snam è sempre più attiva anche nell'ecosistema delle startup, dove ha avviato una prima fase di test su
due imprese innovative attive in ambito digital e cybersecurity. Entro la fine dell'anno, poi, chiamerà a raccolta sviluppatori e programmatori lanciando un hackathon, un evento con esperti di vari settori dell'informatica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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