Società pubbliche e candidature: tutti i posti sono per i soliti noti

I soliti noti. Verrebbe da storpiare il titolo del capolavoro cinematografico di Mario Monicelli per inquadrare al meglio la corsa alle poltrone delle società partecipate del Comune di Genova. Scorrendo i nomi dei candidati ai vari consigli d'amministrazione e collegi sindacali delle cinque società in scadenza di mandato (sarebbero sette, ma Tursi ha dismesso le quote di Multiservice e Tunnel), si può infatti notare come non sia stato quasi considerato il ricambio generazionale (argomento che però viene decantato a più riprese). È il caso delle candidature dei vari Roberto Urbani (attuale a.d. della Fiera), Riccardo Casale (presidente Amiu), Pier Giulio Porazza (a.d. di Sviluppo Genova) e Bruno Sessarego (presidente dimissionario di Amt), tutti sordi all'ipotesi di farsi da parte e, al contrario, prontissimi ad occupare un'altra «poltrona d'oro».
In questo scenario diventa difficile capire come un giovane (considerato di primo pelo attorno ai quarant'anni) possa maturare le esperienze necessarie se i posti di responsabilità vengono sempre monopolizzati dalla casta ristretta dei soliti noti. Un altro aspetto non trascurabile è quanto potrà essere rilevante il peso politico nelle scelte dei candidati. In tal senso ce n'è per tutti i gusti: dai dipietristi sotto l'ala di Giovanni Paladini, Patrizia Saccone (assessore Idv a Vezzano Ligure) e Pier Giulio Porazza, all'ex Forza Italia Giulio Enrico Oliveri, passando per i centristi del Municipio Centro Est Emanuele Russo e Maria Peter Piacentino. Un altro fenomeno rilevabile dalle nomine è l'elevatissimo numero di commercialisti presenti, tutti contraddistinti da candidature multiple. Dai «pigliatutto» Elsie Fusco e Luca Donato, entrambi con sei candidature (e uno studio legale in comune) alle cinque di Milena Epifani (un'altra solita nota, essendo stata tra i sindaci nella sottoscrizione delle azioni del Genoa all'epoca del presidente Fossati). Rimanendo sempre nell'ambito dei commercialisti c'è un altro aspetto non trascurabile che riguarda l'eventuale conflitto d'interessi che potrebbe nascere ad esempio con incarichi in società come la Filse (Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico). Nel regolamento emanato dal Comune si parla di esclusione per i soggetti «che in qualsiasi modo siano in rapporto di dipendenza, partecipazione o di collaborazione contrattuale con l'Ente nel quale rappresentano il Comune». Alla seguente norma il 15 giugno 2010 è stato integrato un comma che fa decadere l'incompatibilità «se la nomina riguarda il direttore generale. In tal caso la nomina a membro del Consiglio d'amministrazione è gratuita». A prescindere dalla normativa non è difficile capire i vantaggi, almeno solo a livello di visibilità, che lo studio di un commercialista con incarichi in una società partecipata potrebbe avere rispetto ad un collega senza altre cariche.

A breve, infine, dovrebbe essere annunciata dal Comune la data ultima per la presentazione delle candidature, che coincide con il terzo giorno antecedente la convocazione delle Commissioni Consiliari e può essere decretata solamente dopo l'approvazione dei bilanci per l'anno 2010.

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