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Cancellate le feste del papà e della mamma: è polemica nella scuola

L'idea della preside dell'istituto Manzoni - Augruso di Lamezia Terme fa sollevare un polverone. Festa della Famiglia invece di quella del papà e della mamma perché non tutti i bambini hanno entrambi i genitori

Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

È polemica a Lamezia Terme (Catanzaro) dopo che una scuola ha deciso di eliminare festa del papà, della mamma e dei nonni, istituendo al suo posto una più generica festività della famiglia.

È stata la preside dell'istituto Manzoni - Augruso, la signora Antonella Mongiardo, ad avere l'idea, comunicata poi via circolare a genitori e insegnanti. Per argomentare la propria scelta, la dirigente scolastica ha spiegato che, non avendo tutti i bambini della scuola la fortuna di avere entrambi i genitori, le è parso corretto modificare le feste, proponendone una che accoglie tutta la famiglia, senza distinguere una figura da un'altra.

La circolare della polemica

"Abbiamo pensato, quest'anno, in condivisione con il Consiglio di Istituto dell'IC Manzoni-Augruso e con le Referenti dei plessi, di dare un nome nuovo alle tradizionali giornate del papà e della mamma, che si festeggiano ogni anno nelle scuole, dove i bambini svolgono insieme ai loro insegnanti attività a tema e laboratori creativi, finalizzati a realizzare oggetti e creazioni da donare al proprio papà o alla propria mamma", si legge nella circolare inviata lo scorso 17 marzo. E, ancora: "Queste feste, del papà e della mamma, le portiamo dentro di noi, fanno parte di noi, ci appartengono nel profondo, perché sono celebrative del legame più importante che si possa avere nella vita. Tuttavia, non tutti i bambini della nostra scuola hanno la fortuna di avere una mamma e un papà".

Per amore di questi bambini, prosegue il documento riportato integralmente da Tgcom24, la preside chiede di fare una rinuncia. Una rinuncia che non riguarderà solo le feste del papà e della mamma, ma anche quella dei nonni. "Nella festa della famiglia, ogni bambino sarà libero di dedicare un pensiero a chi vorrà", si legge ancora. "Perché Famiglia, qualsiasi nome le si voglia dare, è quel luogo dove il nostro cuore è accolto da braccia protese al rispetto, al sacrificio e all'ascolto".

Il malcontento

Insomma, nella giornata di oggi, domenica 19 marzo, per la preside non si dovrebbe festeggiare il papà, ma la famiglia. Naturalmente una deriva di questo genere non ha mancato di sollevare un polverone. Non tutti, infatti, hanno gradito l'iniziativa della Mongiardo. Il timore, è quello di essersi trovati di fronte all'ennesima sortita del politicamente corretto.

Giancarlo Nicotera, presidente del Consiglio Comunale di Lamezia Terme, ha parlato dell'iniziativa come di qualcosa di spiacevole. "Bella e importante l'idea della festa della famiglia che, tra l'altro, già esiste da trenta anni quale giornata internazionale, ma perché eliminare le altre?", si è domandato. "Sono un genitore della Manzoni-Augruso, ho sentito tantissimi genitori e nessuno di loro era a conoscenza di questa scelta che andava discussa e condivisa, proprio per l'impatto emotivo che riveste", ha aggiunto.

I consiglieri comunali Mimmo Gianturco e Rosy Rubino si dichiarano molto preoccupati dalla decisione della scuola. "Qui di fatto sembra esserci invece un tentativo di cancellare la nostra cultura millenaria in nome di una preoccupante cultura progressista", affermano.

"Questa decisione ci lascia fortemente perplessi e riteniamo sia necessaria una maggiore discussione sul punto, anche fra i rappresentanti politici della città", concludono.

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