«Sofà di via Giulia»: la delicatezza (e il piatto Quadro) di Agostino Petrosino

«Sofà di via Giulia»: la delicatezza (e il piatto Quadro) di Agostino Petrosino

Un vero salotto enogastronomico in una delle strade più belle di Roma. Questo è il «Sofà di via Giulia», ristorante del, e soprattutto nell’hotel St. George, da qualche mese ristrutturato come albergo cinque stelle lusso in uno stile raffinatissimo e poco chiassoso. All’altezza del resto è la cucina dello chef Agostino Petrosino, la cui mano leggera è tra le più celebrate nei fornelli della capitale. Già esperto della difficile sfida dell’alta ristorazione in albergo, Petrosino, che è originario di Nocera Inferiore ma da anni lavora a Roma, propone un viaggio nella cucina non solo della sua regione ma di tutto il Sud, all’insegna della freschezza, della delicatezza di tocco e della semplicità. Un esempio è il suo classico «baccalà soffice e croccante». Petrosino ha studiato alcune proposte (di terra, di mare, vegetale) che non sono veri e propri menu degustazione ma piuttosto percorsi sensoriali tra cui scegliere, all’insegna della massima duttilità. Come elastica è la proposta dalla mattina alla sera. Ma la vera novità di Petrosino al «Sofà» è il «piatto quadro» per il pranzo.

Una rivisitazione personale del piatto unico che cambia ogni giorno secondo le offerte del mercato sempre secondo le direttrici terra-mare-vegetale. La possibilità di conciliare dieta e portafogli con lo sfizio di assaggiare la cucina di uno chef affermato in un hotel 5 stelle. Vuoi mettere?

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