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Un sogno costato 44 miliardi di vecchie lire

Il complesso sportivo che sorge in via Adamoli prende il nome da un ruscello che scende dalla collina di Montesignano e affluisce nel Bisagno, per l'appunto il rio Sciorba. Ideato con l'intento di farne uno degli impianti sportivi più belli d'Europa, l'architetto Zoppini non si fece pregare e ci mise tutto ciò che di più avveniristico aveva appreso girando il mondo. Ed ecco la copertura telescopica, in altre parole il tetto apribile, che schiacciando un bottone consente di nuotare a cielo aperto quando comincia la buona stagione e di rimettersi al coperto se va via il sole o minaccia di piovere. E poi la parete ed il fondo mobili che permettono di trasformare la vasca da 50 metri in due piscine separate, una lunga 33 metri e profonda 2, l'altra lunga 21, con profondità regolabile a seconda del tipo di attività che si svolge. Anche la gradinata è telescopica, nel senso che può esser fatta rientrare nella parete come un armadio a muro, lasciando spazio per attività ginniche. A nord dell'edificio si trovano le due vasche esterne, tra cui una di 50 metri che d'inverno, viene coperta ed è quindi utilizzabile tutto l'anno. D'estate è in funzione anche la vaschetta per i piccoli, con lo scivolo. Infine, a sud dell'edificio il campo d'atletica, dotato anche di un rettilineo coperto sotto la gradinata: una rarità. Insomma n'è venuto fuori, veramente, uno degli impianti sportivi più belli d'Europa e oggi le attività sportive praticate in questa struttura sono davvero svariate. Le società che usufruiscono delle piscine offrono corsi di nuoto, di aquagym, di pallanuoto e di terapia in acqua e preparano altresì i giovani all'agonismo. Poi c'è tutta quella lunga serie di sport esercitabili sul campo d'atletica come il salto in lungo, il salto con l'asta, il lancio del giavellotto o le 3000 siepi.

Sono inoltre praticabili il calcio, la pallacanestro, la pallavolo, la pallamano e il rugby. La Sciorba, che d'inverno ha un'utenza media giornaliera di 1500 persone, d'estate, con l'apertura della zona esterna e delle vasche scoperte, diventa una sorta di centro balneare.

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