"Una sola certezza: con il doping io non c’entro"

Damiano Cunego: "Non so cosa posso fare al Giro e se andrò al Tour. Ma l’inchiesta di Mantova non mi sfiora proprio"

"Una sola certezza: con il doping io non c’entro"

Qualche dubbio e una certezza: «Con l’inchiesta doping di Mantova io non centro assolutamente niente», assicura Damiano Cunego, 29 anni a settembre, di cui nove trascorsi in sella alla sua bicicletta come ciclista professionista, e durante i quali ha raccolto 43 vittorie con un Giro d’Italia, tre Giri di Lombardia e un Amstel Gold Race a risplendere su tutto.

«Guido Nigrelli? Il farmacista al centro di tutta questa inchiesta? So solo che è da anni amico di Beppe Saronni, il mio team manager. So che da anni comprano farmaci assolutamente leciti con regolare ricetta medica e io Nigrelli non so nemmeno che faccia abbia. Avvisi di garanzia? Non ho mai ricevuto nessuna comunicazione in merito. Ve lo posso assicurare».

Tra le certezze c’è un Cunego in evidente crescita, tornato ieri alle competizioni con un buon sesto posto nell’Amstel di Philippe Gilbert, dopo aver tentato un paio di fughe negli ultimi dieci chilometri quando lo si è visto molto attivo nelle prime posizioni. Dopo il ritiro forzato al Giro dei Paesi Baschi a causa di una brutta gastroenterite, Cunego è tornato a far vedere di che pasta è fatto. «Sapevo che all’Amstel avrei fatto molta fatica e sofferto non poco, perché i tre-quattro giorni di stop, lontano dalla bicicletta, si sono fatti sentire nel finale. Solo un paio di giorni fa mi sentivo uno straccio, in corsa però penso di essere andato meglio del previsto».

È rimasto impressionato dagli show di Fabian Cancellara al Fiandre e alla Roubaix?
«Impressionato? Semplicemente estasiato. Fabian ha fatto qualcosa di unico. Ha davvero regalato due spot eccezionali al nostro sport. Bello anche lo spot di Gilbert, che all’Amstel è stato di gran lunga il più forte e con lui dovremo fare i conti anche alla Freccia Vallone (mercoledì, ndr) e alla Liegi (domenica, ndr)».

Anche Cunego ha però la possibilità di fare un buono spot per se stesso e per il ciclismo italiano: ne abbiano bisogno...
«La Freccia e la Liegi le correrò con questo obiettivo. La determinazione c’è, speriamo di avere anche le gambe».

Correrà anche il Giro d’Italia: con quali ambizioni?
«Spero di fare bene e di togliermi qualche soddisfazione, vincendo almeno una tappa. Partirò tranquillo, senza pormi particolari obiettivi di classifica. Vivrò alla giornata e poi di giorno in giorno valuteremo cosa fare».

Ci pensa al Mondiale?
«Penso di più a Franco Ballerini. Della sfida iridata che si correrà a Geelong, in Australia, il 3 ottobre prossimo me ne parlò proprio lui dopo un sopralluogo lo scorso mese di dicembre. Mi disse che è un tracciato tutt’altro che semplice, per niente adatto ai velocisti. Forse non adattissimo nemmeno al sottoscritto. Per questo per il momento non ci penso. In compenso non passa giorno che il mio pensiero non vada a Franco: mi tornano alla mente i nostri colloqui, i suoi incoraggiamenti, la sua stima. Mi ha sempre voluto bene. Fu lui a portarmi giovanissimo nel giro azzurro. A lui sarò sempre grato».

Farà il Tour?
«Dovrei correrlo, però è lì, tra i dubbi che ho. Vediamo piuttosto come esco dal Giro d’Italia».

Altre incognite: a fine anno scade anche il contratto che la lega alla Lampre Farnese Vini, resterà nel team di Beppe Saronni?
«È molto probabile, ma al momento non voglio pensarci, perché desidero concentrarmi solo sulle corse che mi aspettano».

Alla sua porta ha bussato anche il Team Sky, la formazione voluta da James Murdoch, il trentenne figlio del miliardario australiano.
«Credo che ci siano stati dei contatti, ma non ne so di più».

A luglio la famiglia si allarga: dopo Lodovica, di 4 anni e mezzo, sta per arrivare il fratellino?
«Cominciamo dalle certezze:

sarà un maschietto e lo chiameremo Christian. Un solo dubbio: io e Margherita non abbiamo ancora deciso se scriverlo con la “h” o senza».

Ieri l’Amstel, mercoledì e domenica Freccia e Liegi: almeno queste sono certezze.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica