Sola e in miseria la vedova di Tito

È la vedova del «padre della Jugoslavia», il generale Josip Broz Tito, ma, a più di 26 anni dalla morte del marito, Jovanka vive dimenticata e in miseria, in una modesta casa nel quartiere di Dedinje, alla periferia di Belgrado. A far emergere l’incredibile storia è stata la visita di Rasim Ljajic, ministro per i Diritti umani e delle Minoranze del governo Kostunica, che è rimasto scioccato. Ljajic ha raccontato ai media di Belgrado che spesso Jovanka Broz, che ha 79 anni, rimane a lungo senza acqua e riscaldamento, e che l’abitazione, della quale lei usa solo due stanze, ha diversi buchi sul tetto e sui muri. Eppure dopo la morte di Tito nel 1980, i suoi successori, molti dei quali non nascondevano ostilità nei confronti di Jovanka, le avevano assegnato una villa fatiscente: ma la donna, abbandonata da tutti, è caduta in disgrazia.

La vedova ha scritto a diversi capi di Stato e di governo chiedendo aiuto poiché non era in grado di mantenere la vecchia villa, ma non ha mai ricevuto risposta. «È incredibile», ha detto Ljajic, che ha promesso di far riparare la casa. Jovanka non ha neppure una carta d’identità, né un tesserino medico, né un passaporto.

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