Soldini: «Brutto abbandonare Tim in oceano»

Giovanni Soldini e Vittorio Malingri stanno navigando sulla moderna supertanker Cape Bari, una petroliera in direzione verso il golfo del Messico e in particolare Houston nel Texas. Non solo: anche un cargo stava facendo rotta verso il relitto e i due italiani ma il suo intervento non è più necessario. Li aspetta una vacanza non desiderata ma necessaria dopo aver fatto naufragio in oceano Atlantico. Il sistema internazionale di soccorso Cross questa volta ha funzionato e sono bastate dodici ore dal momento della richiesta di aiuto per arrivare al lieto fine, quello personale, perché la perdita della barca è una ferita dura da rimarginare. Queste le parole di Giovanni appena salito a bordo: «La nave è arrivata sopravvento a noi e ha fatto una manovra superba. Ci hanno lanciato una cima e noi abbiamo gonfiato la zattera di salvataggio per portarci fino alla poppa della nave. Non abbiamo avuto problemi per salire a bordo ma dovere lasciare Tim Progetto Italia è stato il momento più brutto. Non penso si possa recuperarlo. Lo scafetto di dritta è esploso a causa dell'albero che gli si è schiantato sopra. L'albero è rotto in tre tronconi e ha fatto un bel po' di disastri, visto che si è messo a martellare traverse e scafi. Abbiamo anche cercato di toglierli ma in quelle condizioni era impossibile. La traversa di poppa era completamente allagata. Ora siamo in navigazione verso Huston. Qui sono tutti molto gentili, ci hanno subito messo a disposizione tutto quello che ci poteva servire.

Il capitano ci ha dato una cabina a testa e il cuoco credo voglia viziarci. Stiamo bene, solo che ci sta venendo fuori tutto lo stress. Soprattutto stanno uscendo le botte rimediate. Siamo tutti pieni di lividi e di ammaccature: mi sembrava di essere finito in una lavatrice».

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