Solidarietà bipartisan a Gargano. Giro (Fi): «Intervenga Napolitano»

Ciocchetti (Udc): «Verso di lui accanimento giustizialista». Gli auguri di Pallone (Fi)

«Chiediamo al Presidente Napolitano di vigilare sulle vicenda che riguarda Giulio Gargano con il rigore e con la sensibilità istituzionale che sempre gli abbiamo riconosciuto e ai quali crediamo dovrà presto richiamarsi come Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura». L’appello è del Coordinamento regionale di Forza Italia per il quale «la dolorosa e intollerabile vicenda che sta vivendo in questi mesi di detenzione a Regina Coeli l’onorevole Giulio Gargano, è per noi la chiara dimostrazione del male oscuro che ha colpito da oltre un decennio la giustizia italiana, che arriva a utilizzare la carcerazione preventiva come strumento per estorcere notizie di reato». «È inoltre con vivo stupore - si legge nella nota di Forza Italia - che leggiamo le dichiarazioni rese dal consigliere regionale Alessio D’Amato, persona di cui abbiamo apprezzato in altre occasioni rigore e sobrietà. La scelta di promuovere una petizione per indurre l’onorevole Giorgio Simeoni a rinunciare all’immunità parlamentare è sbagliata e rivela ancora una volta la debolezza del nostro sistema giudiziario, troppo sbilanciato sulle ragioni dell’accusa e poco sensibile ai diritti della difesa».
Tornando a Gargano, ieri una nota dei familiari annuncia che l’ex assessore verrà sottoposto lunedì mattina all’innesto di un pacemaker. «In seguito a un grave malore avvenuto il 30 agosto - si legge - alcuni giorni fa Gargano è stato trasferito dal centro clinico di Regina Coeli al San Camillo per accertamenti durante i quali ha subito un arresto cardiaco». «Si è reso necessario - prosegue la nota - il ricovero presso l’unità intensiva coronarica dell’ospedale dove è stata riscontrata un’anomalia cardiaca. I medici hanno indicato di procedere con l’innesto di un pace maker».
In merito il segretario regionale dell’Udc Luciano Ciocchetti si dice «vicino a Gargano e ai suoi familiari». «Spero che possa superare presto i problemi di salute - aggiunge - e che possa dimostrare la sua piena estraneità ai fatti di cui è accusato. Credo che nei confronti di Gargano vi sia stato un accanimento giudiziario da Paese giustizialista in cui la dignità delle persone viene calpestata». Anche il presidente del gruppo Forza Italia in consiglio regionale Alfredo Pallone si dichiara «vicino a Gargano» e gli fa gli auguri per l’intervento. Allo stesso tempo critica anche lui l’iniziativa del capogruppo di Ambiente e Lavoro D’Amato. «È solo frutto di demagogia e giustizialismo sommario - dice -. È bene ricordare al collega D’Amato che la Legge prevede tre gradi di giudizio e in secondo luogo che la Costituzione recita che nessuno può essere considerato colpevole sino alla condanna definitiva».

Tornando a Gargano, il capogruppo regionale dei Socialisti Riformisti, Robilotta lancia un «grido d’allarme sulla questione Gargano, che subisce la carcerazione preventiva nonostante sia ricoverato al S. Camillo. Credo sia un caso da manuale a cui concedere almeno i domiciliari»

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