da Milano
Una cosa è certa: qualunque sia la portata reale della recrudescenza terroristica made in Italy, ai nipotini delle Bierre non mancano le dimostrazioni di simpatia da parte di alcune frange della sinistra. Così si va dalla comparsa di scritte sui muri di Milano inneggianti ai «compagni arrestati» a chi, come il comitato ex Breda, preferisce minimizzare e gettare acqua sul fuoco.
In un comunicato, il comitato parla di «gran polverone» e criminalizzazione dellopposizione sociale: «La cosiddetta operazione antiterrorismo di questi giorni - scrivono - viene utilizzata cinicamente sia dal centrodestra, sia dal centrosinistra, sia da ampi settori di burocrazia sindacale per criminalizzare lopposizione sociale e politica nel mondo del lavoro e nei movimenti. Particolarmente inquietante è che ciò avvenga alla vigilia della grande manifestazione di Vicenza e a fronte del crollo di popolarità della politica sociale ed estera del governo presso ampie masse popolari». Da alcuni centri sociali come il «Vittoria» di Milano, invece, viene dichiarata aperta solidarietà ai «compagni arrestati e inquisiti».
Marco Ferrando, portavoce del movimento per il Partito comunista dei lavoratori, lancia accuse bipartisan: «La cosiddetta operazione antiterrorismo di questi giorni - dice - viene utilizzata cinicamente sia dal centrodestra, sia dal centrosinistra, sia da ampi settori di burocrazia sindacale per criminalizzare lopposizione sociale e politica nel mondo del lavoro e nei movimenti».
Ferrando esclude che le Br siano effettivamente tornate: «Respingiamo fermamente questa operazione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.